Ledro, affidato il progetto del museo garibaldino

LEDRO. L’amministrazione comunale di Ledro ha incaricato l’architetto Silvia Sartori di predisporre il progetto di fattibilità tecnico economica del museo garibaldino che sarà realizzato nell’ex...



LEDRO. L’amministrazione comunale di Ledro ha incaricato l’architetto Silvia Sartori di predisporre il progetto di fattibilità tecnico economica del museo garibaldino che sarà realizzato nell’ex municipio di Bezzecca. La professionista ledrense, esperta nell’ambito storico-artistico, dovrà pianificare il “Progetto di ordinamento scientifico del nuovo Museo del Risorgimento a Bezzecca” secondo quanto deciso da Alessio Quercioli e dalla commissionato della Fondazione Museo Storico del Trentino. L’esposizione riguarderà anche i più importanti eventi che hanno interessato la valle di Ledro nell’ultimo secolo, ovvero la Grande Guerra combattuta su questo territorio ed il conseguente esodo della popolazione profuga in Boemia ed in Moravia, e il secondo conflitto mondiale. S’aggiungerà una sezione dedicata al “Gigante Gilli”. Si tratta di Bernardo Gilli, un personaggio nato nel 1726 a Bezzecca che fece parlare di sè tutta Europa per la sua statura eccezionale di 2 metri e 60 centimetri.

L’incarico professionale all’architetto Sartori consentirà di quantificare il costo del programmato museo garibaldino coperto dall’annunciato contributo provinciale.

Sono decenni che a Bezzecca si programma di realizzare un museo garibaldino. Nel 1966, nel centenario della battaglia, nella sacrestia della chiesa ossario sul colle di Santo Stefano venne allestita una esposizione di testimonianze e cimeli dell’evento. Nel 1982, nel centenario della morte di Giuseppe Garibaldi, l’allora sindaco di Bezzecca Luigi Luraschi avviò l'iter burocratico per costruire un museo all’inizio del viale che conduce al colle garibaldino, ma la scadenza del suo mandato vanificò il progetto (poi l’area venne adibita a parcheggio pubblico). «Nel 1995 l’esposizione nella sacrestia della chiesa-ossario venne trasferita e dotata di nuovi reperti nel centro del paese, in via Lung’Assat, nel vecchio lavatoio, poi sopraelevato di un piano per adibirlo a caserma dei pompieri – spiega l’assessore Fabio Fedrigotti - da alcuni tempi l’ubicazione si è rivelata troppo piccola e non in grado di soddisfare le aspettative dei visitatori sempre più numerosi provenienti da tutt’Italia». (a.cad.)













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