I segni della Grande Guerra nelle foto di Contrini
NAGO. “Echi nel silenzio. Paesaggi della Grande Guerra dal Garda al Pasubio”. È il libro fotografico (Publistampa Edizioni) realizzato dal fotografo Andrea Contrini, che verrà presentato domani, alle...
NAGO. “Echi nel silenzio. Paesaggi della Grande Guerra dal Garda al Pasubio”. È il libro fotografico (Publistampa Edizioni) realizzato dal fotografo Andrea Contrini, che verrà presentato domani, alle ore 20.30, nella Sala della Comunità di Nago. Il Trentino meridionale fu una delle zone più contese del fronte italiano-austriaco durante la Prima guerra mondiale. A un secolo di distanza le aspre tracce dei combattimenti segnano ancora il paesaggio, echeggiando il dramma del passato nel silenzio della natura. Ispirandosi a diari e memorie di combattenti italiani e austro-ungarici, Andrea Contrini ha intrapreso un viaggio alla scoperta di quel tratto di fronte, mostrando attraverso la fotografia come lo scorrere del tempo ha trasformato i campi di battaglia in luoghi di pace. “Echi nel silenzio” è il risultato di una ricerca personale che crea un ponte tra memoria storica e paesaggio attuale sviluppando così una prospettiva nuova nell’ambito del Centenario della Grande Guerra. Il progetto propone duecento fotografie a colori, suddivise in capitoli con ordine geografico, dagli ambienti mediterranei del Lago di Garda fino alle quote d’alta montagna del Pasubio dove si combatté la “Guerra bianca”, passando per il massiccio del Baldo, la Val di Gresta, la Vallagarina, la Vallarsa, il Monte Zugna e le Piccole Dolomiti. Le immagini e le didascalie sono accompagnate da testi del ricercatore storico Fernando Larcher e dalla prefazione del fotografo britannico Michael St Maur Sheil, e il contesto storico-geografico è completato da fotografie documentarie dell’Archivio del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto. Alla serata, organizzata dall’associazione Il Fotogramma, oltre all’autore interverranno Fernando Larcher e il fotografo e sociologo Luca Chistè. L’ingresso è libero e la cittadinanza è invitata.
(s.bass.)