Disabili, aumentano le opportunità di lavoro
Cresce il progetto partito dal bar della Comunità di Valle: oggi sono tanti i locali e negozi che aderiscono alla rete. Partecipa anche l’Amsa con il suo campeggio
RIVA. Il progetto è cominciato quasi per caso, nato perlopiù per soddisfare un’esigenza familiare, ovvero dare un’opportunità di lavoro ad una sorella che alla propria disabilità contrappone la grande voglia di mettersi in gioco e dimostrare di saperci fare. L’esperienza di Veruska Bellotti, dietro al bancone del bar al piano terra in Comunità di Valle a Riva, ha ripagato pienamente le aspettative iniziali dimostrando la validità dell’intuizione iniziale. Oggi il progetto è una realtà che sta assumendo dimensioni sempre maggiori: dopo Veruska altri quindici ragazzi disabili hanno potuto mettersi alla prova col mondo del lavoro e quello che era un caso isolato si è trasformato in una rete di negozi, ristoranti e bar disposti ad assumere questi ed altri ragazzi.
Lara Bellotti, titolare assieme alla sorella Franca del bar-tavola calda in Comunità di Valle, ha riunito intorno ai tavolini del suo locale, ieri mattina, i negozianti, albergatori e baristi che hanno dato la loro disponibilità ad entrare a far parte di questa rete virtuosa. Gli esercizi di Riva e Arco che assumeranno ragazze e ragazzi disabili sono Le Iene Riva, Omkafè, Hotel Bristol e Holiday, Estetica Patrizia, Salone Sasha, Ekoviaggi, Route 68 Street Cafe, Gelateria Indimenticabile, Caffè Speed. E i rifugi della Sat sui monti Altissimo e Stivo e il rifugio Pernici.
Ieri erano presenti i titolari degli esercizi ma anche i rappresentanti di Eliodoro e Anffas, che si occupano della formazione e dei tirocini, l’assessora della Comunità Patrizia Angeli, il presidente dei ristorati Flavio Biondo, il satino Ivo Tamburini.
«Lo ammetto, inizialmente ero contrario al progetto - commenta Andrea Reigl del negozio di abbigliamento Le Iene di Riva - poi mia moglie mi ha spinto ad aderire e così abbiamo assunto una ragazza. È andata bene tant’è che abbiamo deciso di prolungarle il contratto».
Anche l’Amsa di Arco partecipa al progetto. «Avevamo bisogno di qualcuno per l’info point che andremo a creare al campeggio di Prabi - spiega il presidente Renato Veronesi - e così abbiamo deciso di assumere una ragazza disabile che parla benissimo inglese e tedesco e che darà ai nostri ospiti le informazioni sulla città e sulle possibilità che offre il territorio». «Tutto questo non ha niente a che fare con la beneficenza - conclude Bernardo Sessa, che fa da coordinatore del progetto - perché i ragazzi coinvolti svolgono il lavoro in maniera ineccepibile».