Alto Adige: giunta, l'Svp apre alla Lega
Salvini: "Una partita che va giocata fino in fondo». I seggi delle Stelle alpine rimarranno 15 ma non si farà ricorso
BOLZANO. Si profila un'alleanza fra il Carroccio e le Stelle alpine per il governo dell'Alto Adige.
I seggi della Svp rimarranno 15 e 3 quelli dei Verdi (l’ultimo con i resti) e il partito di raccolta non ha intenzione di fare ricorso al Tar. I mal di pancia non mancano, ma vince il realismo: "La Lega? Non è il diavolo", dicono in direzione.
Quindi ad oggi le possibilità di riuscita per la prossima giunta, possono essere riassunte con queste percentuali: 80 per cento esecutivo tra Svp e Lega (19 seggi in totale), un 15% per la soluzione a tre con Stella alpina, Team Köllensperger e Pd (22 seggi) e un 5% per l’ipotesi con il partito di raccolta, Verdi e Pd (19 seggi).
«Bisogna trattare, è una partita che va giocata fino in fondo». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, ieri a Milano.
Nella sede di via Bellerio un consiglio federale, presente Massimo Bessone, commissario in Alto Adige e neo-consigliere provinciale (il più votato della Lega).
«Con ogni probabilità Stefania Segnana entrerà nella giunta provinciale di Trento, lasciando il seggio a Montecitorio a Tiziana Piccolo, consigliera comunale a Ora: questo è emerso dal consiglio federale», spiega ancora Bessone, fiducioso di convincere la Svp anche sul fronte-Europa. «Non siamo contrari alla Ue, ma ad alcuni trattati», così il commissario leghista.