Viabilità

Rischio frana: chiusa di nuovo la strada della Valdastico verso il Trentino, ma si passa dalla frazione Casotto

Traffico interdetto da ieri mattina, 10 settembre, lungo la strada provinciale 350, una delle principali arterie che collegano il Vicentino con l'altopiano di Folgaria e Lavarone. I sensori hanno avvertito movimenti in atto su un versante molto ampio che sovrasta la carreggiata. Non è lo stesso tratto interessato della primavera scorsa
 



TRENTO. Dalla mattinata di ieri, 10 settembre, è stata interdetta al traffico la circolazione lungo la strada provinciale 350, una delle principali arterie che collegano il Veneto con il Trentino. Lo stop alla viabilità, che riguarda ogni mezzo, è scattato nel comune di Valdastico (Vicenza), territorio dal quale passando per Lastebasse si raggiunge l'altopiano di Folgaria e Lavarone. Ma si può comunque transitare con una devizione in loco.

Secondo quanto riferito dai tecnici e dagli amministratori locali, i sensori di una vicina cava hanno evidenziato dallo scorso fine settimana dei movimenti franosi in atto su un versante molto ampio, di circa 1.000 metri quadrati, che sovrasta la carreggiata, inducendo Vi.abilità (Vicenza Viabilità) a chiudere il traffico in via precauzionale. 

"E' possibile comunque passare dal ponte di Casotto, e in sinistra Astico, per rientrare a monte, sul ponte della frazione maso" ci spiega il vice sindaco Nicola Sella.

Al momento non è stato reso noto quando la strada provinciale potrà essere riaperta, ma sicuramente questo non avverrà nel giro di pochi giorni, anche in considerazione della nuova ondata di maltempo, con forti piogge, prevista giovedì e nei giorni successivi.

Negli ultimi 10 mesi la provinciale 350 è stata chiusa più volte più a monte, anche per periodi lunghi, al traffico. I maggiori disagi si sono verificati nel novembre scorso a causa della caduta massi, e successivamente a inizio aprile, sempre per delle frane, con gli automobilisti veneti e trentini, soprattutto i pendolari e i turisti nei week-end, costretti a percorrere strade alternative.













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