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Trasporti / L'iniziativa

La Via del Brennero: l’A22 in mostra a Trento per i suoi 50 anni



“Apre all’Europa la porta del sole”: così titolava L’Adige il 3 febbraio del 1963, raccontando ai lettori l’imminente inizio della costruzione dell’autostrada del Brennero. La grande infrastruttura, dopo soli dieci anni di lavori, avrebbe inaugurato nel 1974, quando i 314 chilometri dal Brennero a Modena sarebbero diventati interamente percorribili. Era nata l’A22.

In occasione dei 50 anni da quella data Autostrada del Brennero SpA e la Fondazione Museo storico del Trentino hanno promosso a Le Gallerie una grande mostra su “La Via del Brennero”, una riflessione sul significato dell’autostrada in Trentino e nel Sudtirolo nel più ampio contesto culturale che vede il valico del Brennero al centro di una storia millenaria. L’opera viabilistica infatti, oltre al ruolo di ponte tra Mitteleuropa e Mediterraneo sull’asse Nord-Sud, ha rappresentato per il Trentino e per il Sudtirolo un vero e proprio motore di crescita: oggi sulla Brennero-Modena transitano 70 milioni di veicoli all’anno. E con una percentuale del 5% della rete autostradale italiana, l’Autobrennero assorbe oltre il 10% dell’import- export nazionale.

La Via del Brennero: l’A22 in mostra a Trento per i suoi 50 anni

Nelle quattro macrosezioni in cui l’allestimento si articola - “Infrastruttura”, “Viabilità”, “Società” e “Green Corridor” – il passato e il presente trovano posto accanto al futuro ed alle progettualità sfidanti messe in campo dalla Società. Mentre i pannelli raccontano le avanzate tecniche di manutenzione e le soluzioni ingegneristiche di assoluta avanguardia adottate nel tempo, alcuni esempi di carotaggio o i vasi in vetro con i fondenti salini proiettano il visitatore sulla strada. Un prisma a led enuncia poi le tre traiettorie del futuro: transizione ecologica, digitalizzazione e intermodalità sono infatti i pilastri attorno cui ruota la trasformazione dell’asse del Brennero nel primo Green Corridor d’Europa.