TRENTO. Quando si viaggia c’è un’esigenza imprescindibile: farlo in sicurezza.

Un risultato che si raggiunge solo attraverso un lavoro di squadra: chi è al volante può e deve fare la sua parte, indossando cinture e caschi alla guida e assicurandosi che il proprio veicolo sia in buone condizioni. Ma anche chi gestisce e cura le arterie deve dare il proprio contributo.

Autostrada del Brennero lo fa con grande attenzione. E attraverso molteplici forme, dalla manutenzione all’utilizzo di asfalti drenanti e fonoassorbenti fino alla gestione di una vera e propria macchina della sicurezza, pronta a mettersi in moto in tempi celeri al verificarsi di un’emergenza. E se il cervello di questa macchina è rappresentato dal CAU, Centro assistenza utenza di A22 che veglia, attraverso 255 telecamere su tutta l’arteria e coordina le forze in campo, il cuore è senza dubbio rappresentato dagli ausiliari della viabilità.

Indossano una divisa gialla, conducono furgoni attrezzati per il pronto intervento e, in caso di emergenza, e in media arrivano sul posto a 7 minuti dalla chiamata.

Angeli custodi dei viaggiatori, la loro azione è trasversale nell’ambito della sicurezza stradale. Gli ausiliari della viabilità, 80 quelli attivi in Autobrennero e dislocati nei 6 CSA (Centri per la Sicurezza Autostradale) che si trovano circa ogni 50 km lungo l’autostrada sono attivi sia nella fase preventiva, pattugliamenti, ispezioni all’infrastruttura (gallerie, viadotti, cartelli, luci, guard-rail, reti di recinzione), presidi lungo l’autostrada e servizi offerti presso i caselli, le aree di servizio ed i parcheggi - a quella dell’intervento vero e proprio - code, incidenti, segnalazioni, eventi meteorologici avversi, dove ovviamente fanno squadra con le altre forze, dalla Polizia stradale ai Vigili del fuoco fino ai soccorsi sanitari.

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