Il sì dei sindaci al disegno di legge della giunta provinciale per abbattere fino a 8 orsi all’anno
Piena condivisione alla legge è arrivata anche da Franco Ianeselli, che ha sottolineato come in questa occasione debba emergere l’unità di tutti i sindaci del Trentino a fianco dei Comuni che vivono, in modo particolare, una problematica che si trascina da tempo
TRENTO. Il Cal si schiera con l’esecutivo provinciale e dice sì al disegno di legge che prevede l’abbattimento fino ad 8 orsi per il 2024 e altrettanti per il 2025. Nel corso del dibattito svoltosi nel pomeriggio di oggi, 7 febbraio, Giacomo Redolfi, in riferimento all’abbattimento di ieri dell’orso M90, ha detto. “C’è finalmente la volontà di azioni chiare e trasparenti per permettere una convivenza che non sia ideologica, ma reale. Non è più il momento - ha precisato - delle contrapposizioni che hanno portato solo all’esasperazione dei territori con un’insofferenza palpabile e crescente nei confronti dei plantigradi. Noi – ha detto - dobbiamo garantire la sicurezza dei cittadini, e dobbiamo confidare in chi quella sicurezza ce la deve dare”.
Ha, quindi auspicato che, con il Disegno di legge in corso d’esame “si delinei finalmente un percorso chiaro e trasparente per affrontare e risolvere un problema che sta penalizzando la vivibilità di buona parte del Trentino. Le criticità che stanno vivendo le nostre comunità locali - ha aggiunto ancora - sono sotto gli occhi di tutti ed è giunto il momento che in Italia e in Europa si prenda atto della gravità della situazione”
Il sindaco di Cles, Ruggero Mucchi, è intervenuto precisando che la norma non risolve integralmente il problema, ma è un messaggio importante che fa capire come ci si stia muovendo per gestire una situazione complessa e di certo non facile. Ha evidenziato come si è instaurato un rapporto più armonioso con le altre realtà coinvolte nella gestione dei grandi carnivori. Ha auspicato un ragionamento preciso nel dettare un piano di gestione dei grandi carnivori che deve essere condiviso da chi vive questa problematica. Il tutto nell’ottica di salvaguardare la popolazione, ma anche gli ospiti del Trentino.
Piena condivisione alla legge è arrivata anche dal sindaco di Trento, Franco Ianeselli, che ha sottolineato come in questa occasione debba emergere l’unità di tutti i sindaci del Trentino a fianco dei Comuni che vivono, in modo particolare, una problematica che si trascina da tempo.
Sulla stessa linea, il sindaco di Andalo, Alberto Perli, che ha rimarcato come in questi anni l’intero territorio abbia maturato una grande esperienza nella gestione dei plantigradi e di situazioni complesse, che ha portato alla norma oggi in discussione.