Un libro sulla vita e le opere di Padre Andrea Bortolameotti
“Padre Andrea Bortolameotti. Servo di Dio”, scritto da Padre Angelo Fornari e curato da Carlo Bridi, è stato presentato oggi al Vigilianum. Sempre più vicina la beatificazione, ora al vaglio della Congregazione dei Santi in Vaticano
TRENTO. Siamo ormai alla fase finale per la beatificazione di Padre Andrea Bortolameotti in quanto la causa, superata la fase diocesana, è all’esame della Congregazione dei Santi in Vaticano. Per far conoscere il venerato oggi è stato presentato al Vigilianum “Padre Andrea Bortolameotti. Servo di Dio”, libro sulla sua vita e le sue opere, curato da Carlo Bridi per conto dell’Associazione Amici di Padre Andrea (presieduta da Lina Bortolameotti, che ha fatto gli onori di casa).
Una biografia scritta da Padre Angelo Fornari, confratello di Padre Andrea assieme al quale ha operato a Barretos, nello Stato di San Paolo in Brasile, e dal diacono Josè Paulo Lombardi.
Il Servo di Dio è stato parroco a Barretos, nella parrocchia della Madonna del Rosario, dal dicembre del 1984 fino al 2001. “Padre Andrea, ricorda fra l’altro padre Fornari, conquistava tutti per la sua simpatia e attenzione”.
Ma le sue doti eccezionali sono state scoperte fin da quando era giovane prete: il Fondatore della Congregazione di Gesù Sacerdote, padre Mario Venturini lo volle come suo stretto collaboratore e padre spirituale.
Ma di Padre Andrea va ricordato anche il suo particolare e forte impegno sul piano sociale, particolarmente nei suoi anni di permanenza in Brasile. Furono ben 11 i progetti realizzati su suo input con il supporto dell’Associazione Amici di Padre Andrea, tutti di alto valore sociale. Dalle case per i malati di tumore e loro famigliari, al nuovo padiglione dell’ospedale specializzato per la cura dei tumori dei bambini, alle case sociali a molte altre iniziative nel campo dell’istruzione sostenuti anche dalla Regione Trentino Alto Adige.
Nato il 22 dicembre del 1919 a Vigolo Vattaro, un centinaio di metri dalla casa dove poco più di 50 anni prima era nata Santa Paolina Visintainer, della quale era devotissimo, è morto a Barretos il 28 ottobre 2010 con “una viva fama di santità” scrivono gli autori della pubblicazione, e il corteo che accompagnava il feretro per la città di Barretos era aperto con uno striscione: “Un Santo è vissuto fra noi”.
Dopo i 5 anni canonici il Vescovo di Barretos mons. Milton, apri la causa di beatificazione e lo scorso mese di ottobre portò personalmente tutta la voluminosa documentazione (ben 4500 pagine), per il riconoscimento delle virtù eroiche e quindi la beatificazione in Vaticano dove le moltissime testimonianze sono all’esame della Congregazione dei Santi. Se come tutti auspicano la causa andrà a buon fine, Vigolo Vattaro avrà due suoi figli agli onori degli altari.
Carlo Bridi con l’occasione ha fatto il punto sullo stadio della causa di beatificazione in Vaticano e per la quale a breve il prof. Romano Gambalonga riceverà l’incarico di stendere la “Positio”. Il superiore generale dei Venturini padre Carlo Bozza, quello di Trento padre Gianluigi Pastò e il Vescovo emerito mons. Luigi Bressan ne hanno tracciato il profilo. Padre Carlo ha portato una testimonianza di trent’anni vissuti in Brasile con Padre Andrea, e in particolare i 14 vissuti assieme a Barretos. Padre Gianluigi ha ricordato fra l’altro il suo personale rapporto con Padre Andrea, suo primo formatore, il suo rapporto come suo superiore generale e la sua presenza al funerale a Barretos. Per mons. Bressan la figura di Padre Andrea è quella di un missionario in prima linea che ha dato tutto se stesso agli ultimi, ai più poveri, in un paese che ha visto la presenza di 180 missionari trentini fra preti, suore e volontari.