Molotov sui binari, si indaga per attentato
Le 5 bottiglie incendiarie erano state trovate sotto una cabina di gestione scambi vicino al Millennium
ROVERETO. La Procura di Rovereto ha aperto un fascicolo per “attentato alla sicurezza ferroviaria”. Per il momento contro ignoti, ma la speranza che possano diventare noti sembra essere più teorica che reale. Le cinque bottiglie contenenti liquidi diversi e rudimentali inneschi, erano state rinvenute sotto una cabina di controllo degli scambi erano state rinvenute casualmente il quattro giugno. Da subito era parso più che probabile che fossero rimaste lì inesplose per quasi un mese, e che si potessero far risalire all’attacco coordinato alla rete ferroviaria compito la notte dell’11 maggio, per ostacolare l’afflusso di alpini alla adunata nazionale di Trento. Gli accertamenti compiuti avrebbero confermato quella ipotesi - per le modalità ed il tipo di combustibili utilizzati - ed anche la potenziale pericolosità dei pur molto rudimentali ordigni. La prima miccia si è spenta facendo venir meno l’innesco del liquido a lenta combustione contenuto nella bottiglia che avrebbe poi dovuto far deflagrare le altre.
Due azioni del tutto simili a nord di Trento e sulla ferrovia della Valsugana avevano costretto ad interrompere parzialmente la circolazione ferroviaria per ore, con gravi ritardi. Se anche il terzo attentato fosse andato a buon fine, tagliando la ferrovia del Brennero a Rovereto, le conseguenze sarebbero state molto più pesanti.