Fissata la data del Conclave: inizierà il 7 maggio
Quello che eleggerà il successore di Francesco sarà il più internazionale di sempre, con cardinali provenienti da ogni angolo del mondo, sempre meno eurocentrico e con uno sguardo rivolto alle periferie
ROMA. È stato fissato per mercoledì 7 maggio l’inizio del Conclave che dovrà eleggere il nuovo Papa, il successore di Francesco. Lo ha deciso stamane la congregazione generale dei cardinali, che è tornata a riunirsi in Vaticano.
I cardinali con diritto di voto sono 135, ma ci dovrebbe essere almeno un’assenza per motivi di salute, quella del cardinale di Valencia Antonio Canizares Llovera
Sarà il Conclave più internazionale di sempre, con cardinali provenienti da ogni angolo del mondo, sempre meno eurocentrico e con uno sguardo rivolto alle periferie. In totale i porporati che hanno il diritto di voto - e quindi con meno di 80 anni - sono, come detto, 135 (sui 252 totali).
Di questi l'80% - cioè 108 - è stato nominato da papa Francesco, 22 da Benedetto XVI e ormai solo cinque da Wojtyla. Nell'ultimo Concistoro del 7 dicembre scorso - il decimo del pontificato - Bergoglio ha creato 20 nuovi elettori, come se il già quasi 88enne Papa avesse voluto costituire una riserva stabile, una sorta di soglia di tranquillità nel caso si presentasse appunto la necessità di eleggere un nuovo Pontefice.
Nel collegio cardinalizio per così dire elettorale, il continente più rappresentato è l'Europa con 53 cardinali elettori, seguito dalle Americhe con 37 (16 dall'America del Nord, quattro da quella centrale, 17 dall'America del Sud) e dall'Asia con 23 cardinali elettori. Chiudono Africa (18 elettori) e Oceania (4 elettori). I Paesi più rappresentati sono Italia (17 elettori, Becciu non è incluso nonostante non abbia ancora 80 anni ma colpito dalla rinuncia ai 'diritti connessi al cardinalato' in seguito allo scandalo di Londra) e Stati Uniti (10 elettori). Il cardinale elettore più anziano di tutti è lo spagnolo Carlos Osoro Sierra, che compirà 80 anni il prossimo 16 maggio, mentre il più giovane è l'ucraino Bychok Mykola, 45 anni compiuti lo scorso febbraio. L'ultimo cardinale ad aver perso il diritto di voto è l'indiano George Alencherry, che ha compiuto 80 anni il 19 aprile, due giorni prima della morte di Bergoglio.