L’intervista

Le 4 mamme “terribili” che hanno fatto ripartire l’oratorio

Dopo anni di chiusura, a Ravina le sale riaprono i battenti grazie al loro impegno al fianco di don Christian. Con tanti nuovi progetti


Daniele Peretti


RAVINA. Giorgia Springhetti, Denise Molinari, Jennifer Paris e Anna Scrocco (da sinistra a destra nella foto insieme al parroco don Christian) sono le quattro mamme di Ravina che si sono date un obiettivo per certi versi molto ambizioso: riaprire l'oratorio chiuso ormai da molti anni.

Siccome il loro motto è "un passo alla volta si arriva lontano", la loro prima mossa è stata: «Riaprire la sala dell'oratorio chiusa da tre anni. La mettiamo a disposizione - spiega Jennifer Paris - per feste di compleanno ed altre occasioni d'incontro per i bambini del paese. Abbiamo annunciato la sua disponibilità da cinque giorni e abbiamo già avuto tre prenotazioni. Considerando che la pubblicità è stata minima, il risultato è davvero ottimo».

Una bella sfida, come vi è venuta in mente?

A ottobre è arrivato Don Christian che per noi è semplicemente "il Don" che da subito ha espresso la volontà di rimettere in gioco tutto il paese. Una determinazione che ci ha coinvolto e così io e Giorgia abbiamo iniziato con le lezioni di catechesi, poi è arrivato con quel suo sorriso pieno di entusiasmo a chiederci se gli davamo una mano per rimettere in piedi l'oratorio, come avremmo potuto dirgli di no?

È così che Jennifer e Giorgia coinvolgono le loro amiche Denise e Anna ed il progetto è decollato.

Oltre che mamme siamo anche amiche e quello che facciamo lo facciamo anche per i nostri figli, speriamo che Ravina ci segua.

Se consideriamo che sono 120 i bambini iscritti alle elementari e 80 alla scuola materna, i numeri sarebbero dalla parte delle quattro mamme terribili. Cosa significa per voi l'oratorio?

Io ho avuto la fortuna di crescere proprio qua a Ravina; per tutte noi significa una seconda famiglia, una seconda casa, un punto di ritrovo per stare insieme in un ambiente sano. Probabilmente ci saranno meno ragazzini che passeranno le loro giornate al parco e potrebbe essere un bel momento di confronto tra i più grandi ed i più piccoli.

A Ravina com'è il rapporto con la parrocchia?

Il Don in pochi mesi lo ha rilanciato. Alla messa c'è gente e direi che l'ambito parrocchiale è tornato a fare comunità, cosa che negli ultimi anni mancava.

Quali sono i vostri progetti?

Dopo essere riuscite a mettere a disposizione non solo per Ravina, ma per tutta la Circoscrizione la sala, in primavera vorremmo aprire almeno un giorno alla settimana l'Oratorio magari con giornate a tema a seconda dell'età.

Avete un'idea per coinvolgere ancora di più la comunità?

Distribuiremo un questionario col quale chiederemo ai residenti come vorrebbero che fosse il loro oratorio; poi tutti saranno coinvolti nella ritinteggiatura della sala e degli spazi esterni. Vorremmo che l'oratorio diventasse un bene comune della comunità.

Cosa deve fare chi vuole avere a disposizione la sala?

Prima di tutto deve presentare un breve programma. Per capirci sono vietate le feste per il diciottesimo anno d'età o quelle riservate agli adulti: lo spazio è ad uso esclusivo dei bambini. Poi l'adulto che firma i documenti al quale saranno consegnate le chiavi, in quanto responsabile dovrà essere presente per tutta la durata della festa. Alla fine gli organizzatori si dovranno fare carico delle pulizie - il materiale è messo a disposizione dalla parrocchia - restituendo la sala nelle stesse condizioni nelle quali è stata consegnata. Infine l'offerta libera per la quale abbiamo fissato un minimo di 50 euro a copertura delle spese fisse.

In tutto questo voi non siete direttamente coinvolte?

No, se non in qualità di invitate come spesso succede trattandosi di un piccolo paese nel quale tutti si conoscono.

Le richieste possono essere presentate da chiunque?

Nell'assegnazione la precedenza è data ai residenti della Circoscrizione, per il resto la domanda è aperta a tutti. Va detto che qualunque proposta dev'essere approvata dal Don e che noi facciamo solo da tramite.

È facile avere la disponibilità della sala dell'oratorio?

Non proprio perché alcune giornate sono già state fissate per il coro e per la catechesi ed è anche per questo che abbiamo deciso di dare la precedenza ai residenti rispetto a tutti gli altri.

Jennifer, Denise, Anna e Giorgia sono delle volontarie e il ricavato dell'affitto della sala sarà versato nei fondi parrocchiali. Ma puntando ad allargare l'attività quattro mamme non saranno troppo poche?

Ci auguriamo che la nostra iniziativa crei curiosità e che il numero dei volontari possa allargarsi non solo ad altre mamme, ma anche ai papà e perché no ai nonni. In più saremo e più cose si potranno organizzare. Come detto siamo mamme ed anche noi abbiamo degli impegni famigliari, sarebbe bello riuscire ad alternarci senza sottovalutare il fatto che in più si è e maggiori saranno anche le idee.


Va riconosciuto che il Don è stato piuttosto bravo nel riuscire a riaccendere gli entusiasmi e la voglia di comunità che si era parzialmente sopita a Ravina. Il lavoro da fare è ancora tanto, ma le mamme Jennifer, Denise, Anna e Giorgia hanno aperto la strada lungo la quale aspettano altre/i compagne/i d'avventura. Chi è interessato e richiedere la sala o desidera avere maggiori informazioni o pensa di poter dare una mano all'organizzazione può scrivere al seguente indirizzo mail: oratorioravina@gmail.com .













Scuola & Ricerca

In primo piano