Un Giro del Trentino a stelle e strisce

La Bmc vince la cronosquadre e lancia lo yankee Phinney


di Gianpaolo Tessari


ARCO. Finalmente Bmc. Il dream team a stelle e strisce si sblocca sul lago di Garda e porta a casa la prima vittoria di una stagione sino ad oggi con lo zero stampato nella casella delle soddisfazioni. Ed il Giro del Trentino trova una degnissima apertura con una cronosquadre spettacolare e, allo stesso tempo, impietosa. La Bmc lancia in maglia di leader della corsa un predestinato delle prove contro il tempo, ovvero Taylor Phinney, un ragazzone che sfiora i due metri e che in bici scarica watt di potenza come un motorino da città. Alle spalle della Bmc, Astana, Colnago, Androni, Acqua e Sapone, con la Liquigas di Basso non fortunatissima (sesta a 19 secondi per via di un incidente meccanico occorso a Longo Borghini). Subito dopo si è piazzata la Net App di Cesare Benedetti, con il grestano in condizioni non smaglianti che si è staccato dal treno biancoazzurro a metà gara. Ottava la Lampre con uno dei favoriti per la vittoria finale staccato di 23 secondi dagli scatenati cow-boys.

Intendiamoci: domani il gigantone Phinney non arriverà coi primi a Punta Veleno, per evidenti leggi fisiche, nemmno se lo issano con la carrucola e, a dirla tutta, anche oggi in val dei Mocheni dovrà sudare le proverbiali sette camicie per mantenere la maglia di leader. Di converso, tutti quelli che hanno ambizioni di vittoria finale non saranno certo penalizzati da dai 15, 20 secondi incassati ieri a cronometro. Oggi e domani chi ha attitudine alla montagna troverà ampie possibilità per sfogarsi ed i distacchi saranno nell’ordine dei minuti, non certo secondi.

Ecco allora che l’ennesima batosta incassata contro il tempo dai colombiani della Coldeportes, (ultimi anche alla medesima prova della Coppa e Bartali) gli unici a sorbirsi oltre un minuto alla cronosquadre dai vincitori della Bmc, potrà essere benissimo ribaltata a loro favore sulla attesissima Punta in quel di Brenzone.

Un piccolo particolare: parlando di possibili vincitori del Trentino, incognita colombiani a parte, vi è l’imbarazzo della scelta. Non perché ve ne siano tanti, al contrario. Sulla carta sono tre, quattro: Kreuziger,Scarponi, forse Cunego, il leader della Agr2 Gadret ed uno dei pimpantissimo scalatori bonsai della Andrioni. Ma non c’è un nome che si staglia su tutti: molto dipenderà dal maltempo che da oggi, scongiuri d’obbligo, potrebbe diventare il convitato di pietra della gara. Freddo e neve, come raccontiamo a parte, mettono fortissimamente in dubbio lo svolgimento dell’ultima tappa quella del Pordoi che, con tutta probabilità, non verrà scalato.

In casa Farnese, la squadra dell’altro trentino in gara, Thomas Bertolini, grana sanitaria post arrivo: forti dolori allo stomaco e continuo senso di nausea: sono questi i sintomi accusati da Roberto De Patre, Leonardo Giordani e Rafael Andriato al rientro in albergo al termine della appa inaugurale del Giro.

I tre atleti, già nell'immediato dopo-gara, hanno palesato i tipici sintomi di un virus intestinale che, ne condizionerà il rendimento in vista delle prossime tappe.

Dei tre atleti colpiti soltanto il giovane Rafael Andriato dovrebbe provare a prendere il via alla seconda tappa in programma domani, da Mori a Sant'Orsola Terme. Tuttavia, vista la debilitazione e le precarie condizione fisiche, lo staff medico del Team giallo-fluo non intende sbilanciarsi ulteriormente. La corsa è anche questa.













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