Tobanelli “spara” e il Levico vola in alto
«Società solida, Melone carismatico e il gruppo ex Fersina»
LEVICO TERME. Barco di Levico non è via Montenapoleone e nemmeno la “sua” Desenzano. Ma Federico Tobanelli ne parla come se a Levico Terme avesse trovato l’America del calcio. Domenica il 27enne centrale difensivo bresciano ha deciso con un potente calcio di punizione la sfida con il Fontanafredda, regalando alla società termale la sua prima vittoria in Serie D, ma ieri Federico non ha potuto festeggiare assieme alla fidanzata veronese Denise: con il turno infrasettimanale alle porte (domani alle 15 sul campo dell’Este), i gialloblù sono già dovuti tornare a sudare sull’erba del “Comunale” di viale Lido, agli ordini di Mister Melone. Ma prima abbiamo “strappato” Federico all’abbraccio dei compagni, per questa breve intervista.
I calci di punizione sono la sua specialità o è stato un colpo estemporaneo?
Di solito li calcio, soprattutto quelli di seconda, forte e sempre di sinistro.
Ci spiega la scelta di Levico Terme? Non è proprio l’ombelico del calcio...
L’ho scelta perché sono già stato alla Fersina, conosco la zona e diversi compagni di squadra quali Pancheri, Bazzanella e Micheli. Non volevo fare salti nel buio. Levico è una realtà a misura d’uomo, priva di particolari pressioni, la società è solida e organizzata. A differenza della Fersina Perginese, dove c’era solo il presidente Peghini a portare i soldi, qui abbiamo tanti sponsor, possiamo guardare al futuro con una certa serenità.
Al Pergocrema, in C1, è arrivato ad un passo dal calcio che conta. Poi, cos’è successo?
Ero molto giovane, non avevo la mentalità giusta. So di non aver sfruttato come avrei dovuto quelle occasioni, ma giocare con calciatori del livello di Blanchard (oggi in Serie A al Frosinone, ndr) è stata comunque una grandissima esperienza.
La Serie D è la sua dimensione?
Ovviamente non mi dispiacerebbe tornare in Serie C, ma so che è molto difficile. Serve altro, bravi procuratori, conoscenze, entrature...
Con l’esperienza che ha, meriterebbe una Serie D d’alta classifica: il Levico Terme se la può permettere?
Se la può permettere se gioca come domenica. Ovviamente ci sono squadre che sulla carta sono più forti di noi, ma tolte le prime 4/5 basta poco per andare su o andare giù.
La differenza la fa lei assieme a Baldo e Calì?
No, la fa l’atteggiamento, la preparazione della partita.
Con Melone come va?
Bene, è un allenatore molto carismatico, ci trasmette quello che ci serve.
Levico è una bella cittadina turistica, ma la frazione di Barco non è esattamente Desenzano...
A dire la verità io sono di Polpenazze del Garda, tra Desenzano e Salò. Vivo a Barco in un appartamento assieme a Baido, il presidente Beretta ci ha promesso che ci troverà un’altra sistemazione, qui non c’è nemmeno un bar.
È proprio per quello che vi a messo a Barco!
No, guardi, da quel punto di vista non ci sono pericoli. Anzi, sono perito elettrotecnico e sto cercando lavoro. Se mi aiutasse a trovarne uno...
@mauridigiangiac
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