Stoytchev: «Ora possiamo realizzare il nostro sogno»
Il coach della Diatec Trentino suona la carica in vista della finale di Champions League
CRACOVIA. La festa grande, alla fine, è sotto la curva dei duecento e passa trentini che non hanno voluto mancare. La foto ricordo di questa vittoria è con loro, con il popolo gialloblù sullo sfondo, spettatori d’eccezione di una semifinale indimenticabile. «I miracoli succedono a chi ci crede... e noi ci crediamo», commenta a fine partita coach Radostin Stoytchev. «Per la nostra squadra è già bellissimo esserci a questa final four – prosegue il tecnico bulgaro – ma oggi abbiamo iniziato a realizzare il nostro sogno. In avvio di partita, nelle primissime azioni, abbiamo subìto un po’, ma una volta che abbiamo trovato la giusta tranquillità abbiamo iniziato a fare le cose giuste che dovevamo fare per battere una squadra come la Lube. Come il muro ad esempio, perché 11 muri contro attaccanti forti come quelli marchigiani sono davvero tanti».
Dal cilindro il tecnico di Sofia rispolvera un Oleg Antonov in ottime condizioni, preferendolo ad un Lanza ancora non al meglio, e la mossa si rivela profondamente azzeccata. «Abbiamo sempre tenuto una grande pressione sulla Lube – dice Antonov – non lasciando loro fare il gioco che possono fare. Siamo rimasti sempre lì con la testa e questo è stato fondamentale, non abbiamo mai abbassato l'intensità e la concentrazione». Dello stesso parere è anche lo schiacciatore Tine Urnaut, anch’egli protagonista di una buonissima partita. «Siamo partiti commettendo qualche errore nei primissimi palloni – commenta lo sloveno – ma poi abbiamo tenuto per tutta la durata della gara la testa giusta per vincere. Adesso in questa finalissima sappiamo che partiremo con i favori del pronostico contro, così come era oggi contro la Lube, ma noi vogliamo giocarcela fino in fondo a visto aperto». Adesso questo entusiasmo e questi abbracci devono essere subito dimenticati e finire in un cassetto, perché c’è già Kazan che incombe. «Festeggiamo ancora un po’ – commenta l’opposto Mitar Djuric – ma poi basta, perché stasera dovremo già studiare il Kazan. Loro sono una squadra fortissima, sarà una finale davvero molto difficile per noi, ma sono sicuro che ce la giocheremo fino in fondo». «Siamo davvero contentissimi di questo risultato – conclude il palleggiatore bolzanino Simone Giannelli, applaudito dagli spalti anche dai genitori – Kazan è una squadra fisicamente pazzesca, capace di giocare un'ottima pallavolo, dovremo davvero dare tutto ma noi in questo sogno ci crediamo».
(n.b.)