Mondiali: Fauner nega il “giro d’onore” a Cristian Zorzi
Il d.t. azzurro: la Fisi ha altre maniere per onorare la sua carriera, nella 50 km in classico rischierebbe la figuraccia
TRENTO. Niente “giro d’onore” per Cristian Zorzi. Il campione della Val di Fassa sognava di poter prendere parte alla 50 km in tecnica classica che il 3 marzo chiuderà il programma dei Mondiali della Val di Fiemme, per mettere la ciliegina – davanti al suo pubblico – sulla torta di una carriera ricca di allori olimpici e mondiali. ma la tecnica classica non è mai stata la sua specialità e “Zorro”, impegnato anche quest’anno principalmente nelle granfondo, non ha colto certo risultati che testimoniassero in favore del suo rendimento in alternato o doppia spinta, tanto più che ha rinunciato – in circostanze peraltro poco chiare – anche a prendere parte alla amata e odiata Marcialonga.
Per convocarlo serviva insomma un beau geste. Difficile – se non impossibile – immaginare che arrivasse dal direttore tecnico azzurro Silvio Fauner, non proprio l’amico del cuore di “Zorro” (ed usiamo un eufemismo). Le diplomazie hanno lavorato a lungo, evidentemente invano, vista la decisione con la quale Fauner ha risposto alla nostra precisa domanda, nell’ambito di un’intervista pre-Mondiali comunque ricca di spunti.
Fauner, rientrate da Sochi con un buon bilancio, almeno per la squadra maschile.
Tutto sommato è andata bene, soprattutto nelle sprint. Hofer si è confermato, è tutta la stagione che offre prove convincenti tanto in quelle che nelle distance. Al Tour de Ski è caduto, altrimenti avrebbe centrato un podio, poi s’è trascinato dietro un’influenza per tre settimane. Sinceramente a Sochi era un po’ un incognita, invece ha dimostrato di aver recuperato bene. Su quella pista può andare forte, è per sprinter un po’ più resistenti degli altri, proprio la dote che hanno i nostri. Alle Olimpiadi potremo giocare tutte le nostre carte.
Purtroppo, ai Mondiali, la sprint sarà in tecnica classica. Per la team sprint in tecnica libera avete buone speranze? La coppia sarà Hofer-Pellegrino?
Chiaramente si tratta della coppia più accreditata, ma ci sono ancora altre considerazioni da fare. Sicuramente, è una delle nostre tre chance da medaglia, assieme alla 15 km tl ed alla staffetta.
È presto per parlare di quartetti?
Diversi atleti sono già qualificati per le singole gare, ma c’è tutto il gioco degli incastri da fare. Hofer, Clara e Di Centa, ad esempio, sono qualificati per 15 km tl e skiathlon, ma andrà fatta un’attenta valutazione assieme a loro per ottimizzare le chance di medaglia: lo skiathlon è il giorno prima della team sprint e quindi Hofer non la correrà se farà coppia con Pellegrino.
Per Di Centa c’è il dilemma staffetta - 50 km tc.
Giorgio è sicuramente uno dei papabili per la staffetta, ciò non gli impedisce di preparare bene la 50 chilometri. È uno dei migliori in tecnica classica, se mantiene questa condizione può fare molto bene in entrambe le gare.
Si è parlato parecchio di una 50 km aperta agli specialisti e addirittura di un possibile premio alla carriera...
Qualche voce mi è giunta... La porta non è chiusa per nessuno, certo che prima di lasciar fuori un giovane promettente per schierarne un atleta a fine carriera senza ambizioni di risultato ci penserei bene. Parliamo di Zorzi, ovviamente: ha dato tanto alla Federazione, gli siamo tutti grati, ma la Fisi ha sicuramente altre maniere per premiarlo, ad esempio con la 50 di Oslo o la sprint di Stoccolma. Se avesse dimostrato di essere all’altezza di uno di quei quattro posti lo avrei convocato volentieri, come premio alla carriera no. Sarebbe controproducente anche per lui, in quella gara rischierebbe la figuraccia.
Per lui sarà un Mondiale ancora più amaro di quanto non lo sia stato quello del 2003 per lei...
Gareggiai solo nella sprint e masticai amaro, avrei meritato anche qualche gara in più. Allora mi bruciò ma, a distanza di anni, dall’altra parte della barricata, ho capito un po’ di più la scelta operata dal direttore agonistico di allora. Gli atleti pensano solo ai loro interessi, è normale.
E lei era un grande egoista, altrimenti quella volata con Daehlie non l’avrebbe mai vinta...
Grazie.
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