Levico, il sogno dura soltanto un tempo
Pur in campo incerottato chiude avanti il 1° tempo, subisce il pari del Sandonà in avvio ripresa e difende un punto prezioso
SAN DONÀ DI PIAVE. Peccato, povero combattente Levico Terme. Al termine di una partita vibrante, con in palio punti pesantissimi per la quota salvezza i gialloblu vengono traditi proprio sul più bello dall’estremo difensore Costa, che con un’ingenuità regala di fatto la rete del pareggio ad Aperi e compagni. Il pareggio però non è da buttare, il Belluno (prima squadra virtualmente salva) ha ceduto il passo al Cjarlins Muzane, e il Levico ha così rosicchiato un’altra lunghezza sulla quota della salvezza diretta. Inoltre, la squadra di mister Vitali ha mostrato finalmente forti segnali di risveglio, incarnandosi tutta nello spirito di un mai domo Aquaro, che con il suo stile brusco e cinico ha firmato l’ennesimo capolavoro di caparbietà, fondamentale per un gruppo che si trova a respirar sott’acqua. Il bottino pieno sarà però di vitale importanza già da domenica prossima quando a Borgo Valsugana (il Levico sarà ancora costretto a rinunciare al manto di viale Lido, causa ghiaccio) arriverà il fanalino di coda Clodiense Chioggia, costretto - a sua volta - a non poter più sbagliare nessuno scontro diretto per ambire alla salvezza diretta.
Per quanto riguarda la cronaca, l’avvio non è dei più entusiasmanti e per vedere la prima occasione da rete bisogna aspettare il 14’ quando dagli sviluppi di un corner Aquaro e Guatieri in rapida successione si vedono respingere la conclusione dalle fitte maglie della difesa locale.
Gli ospiti alzano gradualmente il proprio baricentro e alla mezz’ora arriva il meritato vantaggio: Castellan pennella dalla sinistra per Aquaro che con rabbiosa convinzione si fa trovare pronto sul secondo palo per ribadire a rete il vantaggio. Sul finale di frazione Aperi prova a trovare il pareggio ma Costa è prodigioso a sventare la minaccia deviando sopra la traversa.
Al rientro dagli spogliatoi il copione dell’incontro cambia repentinamente: Soncin inserisce Gussella, passa ad un offensivo 4-3-3 e al 10’ Bigoni trova la rete. Mortati lascia partire un insidioso traversone all’interno dell’area di rigore, Costa invece di respingere con i pugni tenta la presa, la sfera scivola tra le mani del portiere, tocca il manto erboso e diventa così facile preda per il tap-in della punta. Il pareggio rinvigorisce il Sandonà: Bigoni si scatena e al 23’ e di testa impegna Costa in una parata centrale.
Nei minuti finali l’offensiva dei padroni di casa è ben controllata da Aquaro e compagni che bloccano le bocche di fuoco venete e portano in Trentino un buon pareggio.