Leonardi allo sprint beffato da Howson

Per un soffio si vede rovinare un successo costruito in gara


di Luca Franchini


BASSANO DEL GRAPPA. Mezza ruota. Quanto basta per strozzare in gola l'urlo di gioia a Gianluca Leonardi, costretto ad inchinare il capo di fronte all'australiano Damien Howson nello sprint a due che ha deciso la 59esima edizione del trofeo Alcide Degasperi, la classicissima internazionale per dilettanti organizzata in tandem da Us Aurora e Us Angarano, quest'anno con arrivo a Bassano del Grappa. Sono mancati gli ultimi 200 metri al 23enne passista di Tuenno, che con uno scatto secco a 800 metri dall'arrivo era riuscito a sorprendere i cinque compagni di fuga e ad involarsi tutto solo verso il traguardo. Leonardi, però, non aveva fatto i conti con Howson e con quella spia della riserva che, dopo le tante energie spese lungo i 166 km del percorso, si è accesa proprio sul più bello. Fino a quel momento, il forte Elite in forza alla Zalf Desirée Fior era stato pressoché perfetto, impeccabile nella scelta della tattica di gara, che ci aveva anticipato nella classica intervista della vigilia. «Sapevo che per provare a vincere dovevo anticipare la volata e cercare di portare via un gruppetto – spiega Leonardi – e così ho fatto».

La corsa, come da pronostico, si è infiammata quando la carovana dei 150 partenti è approdata in terra veneta, dopo che, scattata da Povo, aveva percorso tutta la Valsugana, seguendo il consueto tragitto della gara che collega le province di Trento e Vicenza. Nel finale di gara, i corridori erano chiamati ad affrontare tre volte un circuito con il doppio strappo della Rosina e delle Cave, con gli ultimi 20 chilometri pianeggianti, distribuiti su un altro circuito da affrontare due volte. Prima dell'ultima scalata alla Rosina, secondo i piani della vigilia, Leonardi ha aperto il gas, seguito da altri cinque corridori, ovvero il compagno di squadra Gianluca Milani, Sedaboni e Rocchi della Marchiol Emisfero Site, l'australiano Howson e Luca Chirico del Team Colpack. Il sestetto, grazie a un ottimo accordo, ha subito guadagnato terreno e ha raggiunto un vantaggio massimo di 50 secondi sul gruppo, tornato però a farsi sotto proprio nei chilometri conclusivi, con le squadre dei velocisti a testa bassa per portare le proprie ruote veloci allo sprint. A due chilometri dal termine, il vantaggio dei battistrada era sceso a soli 15 secondi, ma, quando ormai sembrava non esserci più nulla da fare, Leonardi ha pigiato nuovamente sull'acceleratore. Uscito per primo da una insidiosa curva a 800 metri dall'arrivo, il passista noneso ha sfruttato il “lungo” di Sedaboni per guadagnare qualche metro di vantaggio, con Milani (compagno di Leonardi alla Zalf) bravo a fare il cosiddetto “buco” e a spianare la strada al corridore trentino. Il 23enne di Tuenno, a quel punto, si è piegato sul manubrio lanciandosi in solitaria verso lo striscione d'arrivo, ma ha pagato a caro prezzo gli ultimi 200 metri di corsa in leggera salita.

Un terreno che ha favorito la rimonta del caparbio australiano Howson, bravo a crederci fino alla fine, a saltare Leonardi e a batterlo nel combattuto sprint a due, con l'altro portacolori della Zalf Milani terzo, a completare il podio di giornata. Comprensibile, all'arrivo, la rabbia di Leonardi, Elite del secondo anno ormai all'ultimo assalto al professionismo, prossimo al compimento dei 24 anni. Per il passista noneso, che sognava di emulare Matteo Trentin (nel 2011 vincitore sia al Giro della Bolghera che al Degasperi, poi passato tra i professionisti), resta comunque la soddisfazione per un altro piazzamento di prestigio, che va ad aggiungersi alle tre vittorie già messe in cascina. Per quanto riguarda gli altri trentini in gara, 14esimo il cembrano Michele Simoni, che non è riuscito ad inserirsi nella fuga che ha caratterizzato il finale di gara e pertanto costretto ad accontentarsi di un piazzamento nella volata di gruppo. Intanto, è annunciata una novità per l'edizione numero 60 del Trofeo Degasperi, che nel 2014, secondo l'annuale alternanza, scatterà da Bassano del Grappa e dovrebbe concludersi a Pieve Tesino: il tutto, per celebrare il 60esimo anniversario della morte dello statista trentino che dà il nome alla corsa.

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