La Wierer risorge nella pursuit: terza
A Östersund 15esimo podio individuale di Dorothea, che eguaglia l’icona azzurra Nathalie Santer
OESTERSUND (SVEZIA). Pronto riscatto di Dorothea Wierer che raddrizza con un eccellente terzo posto nell’inseguimento un avvio di stagione un po’ deludente. La campionessa altoatesina, tradita nei giorni scorsi dalla bufera di neve che ha offuscato la sua precisione al tiro, è tornata quella capace di far tremare il mondo. E così, dopo il trentunesimo posto nell’individuale ed il diciannovesimo nella sprint, l’azzurra è stata artefice di una prestazione superba e soprattutto impeccabile tra velocità di esecuzione e precisione al poligono (tutti e 20 i bersagli centrati) nella pursuit, la specialità che il 6 marzo scorso la laureò vicecampionessa mondiale.
Östersund, località alle porte della Lapponia svedese, si conferma terra di conquista per la fuoriclasse biatleta di Anterlseva. Prima di centrare la sua prima vittoria in Coppa del mondo il 4 dicembre del 2015 nell’individuale, nella sprint del 2014 si era classificata terza e nel 2015 seconda. Con il podio centrato ieri, il quindicesimo a livello individuale in Coppa, “Doro” raggiunge in vetta alla graduatoria italiana la Nathalie Santer. La 26enne portacolori delle Fiamme Gialle è stata autrice di una prova di carattere che l’ha portata ad una straordinaria rimonta iniziata dal diciannovesimo posto. La Wierer è giunta a poco più di 21 secondi dalla detentrice della sfera di cristallo, la ceca Gabriela Koukalova e a 13 dalla tedesca Laura Dahlmeier. La teutonica nel tentativo di raggiungere la battistrada ha forzato staccando l’altoatesina che invece, ha preferito gestire il discreto vantaggio che aveva sulla svizzera Lena Häcki, quarta al traguardo a circa quindici e secondi dall’italiana.
«La pursuit è probabilmente il format nel quale mi trovo maggiormente a mio agio ma la cosa più importante è stata aver ritrovato precisione e fiducia al tiro – ha affermato Dorothea – Sapevo che per risalire diverse posizioni non dovevo commettere errori e così è stato. Forse nella sprint ho preteso troppo, ma ad inizio stagione è difficilissimo ottenere tutto e subito. All’uscita dall’ultimo poligono Dalhmeier è andata via in discesa e non sono più riuscita a starle dietro».
Al maschile il leader della sprint, il francese Martin Fourcade, ha commesso due errori all’ultimo poligono consegnando così il successo al russo Anton Shipulin. Nessuna soddisfazione per Dominik Windisch che, dopo il sesto posto nella sprint, non è andato oltre al venticinquesimo posto anche causa i tre errori. (m.m)
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