La Wierer d’argento sulle piste di casa 

Dorothea è seconda nella pursuit. Doping: perquisiti i kazaki


di Marco Marangoni


Sarebbe quasi il caso di fermare le lancette del tempo e farle ripartire fra tre settimane, quando il bersaglio saranno le medaglie olimpiche. Dorothea Wierer, donna da copertina che scia, spara e manda in tripudio non solo tifosi italiani ma anche tedeschi, russi e norvegesi, ha fatto centro nella natia Anterselva, mecca del biathlon sullo scacchiere mondiale, davanti a oltre 22mila spettatori. Un secondo posto, il 22esimo podio in carriera, nel “suo” inseguimento. Che la pursuit fosse la specialità più congeniale a “Doro”, lo si era capito il 4 dicembre del 2015, quando ad Östersund vinse la sua prima gara di Coppa del mondo. La tradizione è proseguita tra i boschi di Ruhpolding con i successi del 14 gennaio 2016 e dello scorso 11 gennaio. Ma c’è di più in questa stagione che vivrà nei Giochi di PyeongChang il momento clou. Quello di ieri per Dorothea, battuta solo dalla tedesca Laura Dahlmeier, è il quarto podio stagionale individuale dopo il trionfo di dieci giorni fa, il secondo posto di Oberhof ed il terzo a Hochfilzen.

A seguito di un’indagine in materia di doping delle autorità austriache relativa ai Mondiali del 2017 di Hochfilzen, i carabinieri del Nas di Trento, su ordinanza della Procura della Repubblica di Bolzano, ieri ad Anterselva hanno proceduto ad una serie di accurate perquisizioni agli alloggi e sui veicoli della Nazionale del Kazakistan.

Come vuole la gara dell’inseguimento, ci sono sempre grandi emozioni e colpi di scena quando le atlete imbracciano la carabina. La Wierer, 27enne finanziera che vive a Castello Molina di Fiemme assieme al marito Stefano Corradini, era partita in settima posizione, 40 dopo la norvegese Tiril Eckhoff, vincitrice della sprint di giovedì, ieri quinta causa i quattro errori al poligono. Gli sci molto veloci, una condizione in crescita e l’adrenalina di gareggiare sulle nevi che l’hanno vista e fatta crescere sono stati un mix vincente per l’altoatesina, brava ad impostare una gara all’attacco. Il suo ritardo dalle battistrada (Dahlmeier, Domracheva, Ecko) ha oscillato tra i 12 ed i 27 secondi ma è stato negli ultimi due chilometri e mezzo che l’azzurra è stata strepitosa. All’ultimo poligono Dorothea è stata impeccabile, poi il testa-testa con la bielorussa Darya Domracheva battuta di tre secondi.

«Gareggiare in casa è sempre più difficile perché tutti si aspettano un buon risultato. Ma è bellissimo tornare sul podio qui dopo due anni – ha detto Dorothea – Ero sicura di me stessa, mi sentivo molto bene sia fisicamente che sugli sci. Due componenti che mi hanno dato sicurezza anche per l’ultimo giro. Sono quattro i poligoni in gara, dopo l’errore al primo non mi sono persa d’animo perché sapevo ce ne sarebbero stati altri tre».

Da sottolineare anche la prova di Lisa Vittozzi, capace di recuperare con un’eccellente prestazione sugli sci (secondo miglior tempo parziale) ben 31 posizioni classificandosi nona. Per la sappadina è stato il settimo piazzamento nelle dieci in questa stagione. Ventunesima la vipitenese Federica Sanfilippo, ventitreesima la gardenese Alexia Runggaldier. Ai piedi del podio, quinta dopo essere risalita dalla ventiseiesima posizione, la leader di Coppa del mondo, la finlandese Kaisa Mäkäräinen.

©RIPRODUZIONE RISERVATA















Scuola & Ricerca

In primo piano