La Dolomiti Energia senza paura a Brindisi
Nell'anticipo di sabato sera la squadra di Buscaglia opposta alla pericolosa Enel
TRENTO. Il ghiaccio, la Dolomiti Energia Trentino lo ha rotto domenica scorsa battendo Cantù al PalaTrento e strappando così i suoi primi punti in classifica in serie A. Ora per i bianconeri è giunta l'ora di immergersi nelle acque della serie A per provare a pescare un primo successo esterno. Non che l'impegno che il calendario riserva al team aquilotto in occasione del quarto turno di serie A Beko, la proibitiva trasferta sul parquet del PalaPentassuglia casa dell'ambiziosa Enel Brindisi allenata da Piero Bucchi, sia esattamente l'occasione ideale per tentare l'impresa.
"Brindisi – spiega il coach bianconero Maurizio Buscaglia - è una squadra che si è rinnovata molto, con un roster lungo che le permetterà di competere sia in Campionato che in Coppa. Ha giocatori di grande fisicità, di atletismo, con caratteristiche interscambiabili. Esterni come Denmon, Henry, Cournooh, Turner, Harper sono tutti pericolosi dall'arco dei tre punti, sono abili giocatori di pick&roll, sanno risolvere situazioni difficili col talento individuale. Forse il solo Bulleri può essere considerato una point guard tradizionale, e lui pure è comunque dotato di grandi capacità risolutive in attacco. Insomma, si tratta di un pacchetto esterni molto duttile, con elementi interscambiabili. Un po' come avviene dentro l'area con giocatori che hanno in comune il notevole impatto muscolare e fisico di cui sono capaci. A tutto questo va aggiunto poi Delroy James, altro straordinario atleta, che sa fare tutto ed è un po' il collante di questo gruppo. Per giocare contro un team simile noi dovremo continuare a fare i piccoli passi di cui siamo stati capaci fino ad ora, aggiungendo qualcosa in più rispetto a quanto fatto vedere con Cantù. Abbiamo lavorato tanto in settimana, non solo per migliorare sulle nostre lacune, ma anche per riuscire ad esaltare le nostre doti".
"La vittoria di domenica contro Cantù ci ha dato più fiducia, certo – aggiunge Filippo Baldi Rossi, ala-centro della Dolomiti Energia -. Ora però dovremo andare a Brindisi sapendo che vincere fuori casa è tutta un'altra cosa. Giocare sul campo di una squadra come l'Enel, che ha ambizioni da primi posti, contro quattromila persone che ti urlano contro, non sarà affatto facile. Dovremo essere capaci di adattarci ad un'avversaria di grande livello fisico, crescendo anche dal punto di vista mentale. Perché vincere in trasferta è innanzitutto questione di testa". "Filippo ha ragione – rilancia coach Buscaglia -. Fuori casa a fare la differenza è la capacità di un gruppo di trasformare una palla persa in un assist, la disattenzione difensiva in un recupero. Un pallone che ti scappa di mano sotto canestro in un rimbalzo. E' questione di attenzione, di piccole cose". A proposito di piccole cose. Quelle sono ciò che finora ha convinto Filippo Baldi Rossi nel suo gioco. "Credo finora di aver avuto un discreto impatto difensivo. Lavorando sulle cose che servono per cominciare a giocare di squadra. Dal punto di vista del livello fisico invece credo di essere ancora un pochino indietro. Sto facendo fatica perché devo adattarmi ad un nuovo livello. Mi capitò già l'anno scorso all'inizio della LegaDue. Spero nei prossimi mesi di poter crescere come mi è capitato allora".