L’Argentario punta in alto con il “Progetto VolLei”

Pallavolo. La società di Cognola targata B-Com ha reclutato ragazze in tutta Italia capitanate dalla bulgara Antonia Spassova, per costruire un futuro importante


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. A tavola, a microfoni rigorosamente spenti, sussurra di puntare alla Serie A. «Non siamo lontani, le potenzialità ci sono», dice il patron dell’Argentario B-Com Patrizio Bonafini. In conferenza stampa, però, si è limitato a spiegare le ragioni della scelta che ha posto la società cognolotta in frizione con il resto del volley locale. Vale a dire il Progetto VolLei, nato tre anni fa ma ora pronto al decollo. La peculiarità è presto detta: sulle quindici ragazze della rosa per l’ormai prossima B2, solo due sono trentine; le altre sono state reclutate dal direttore sportivo Federico Iaquinto e dallo stesso Bonafini un po’ in tutta Italia. Ragazze di talento ma giovanissime, affidate al tecnico della Nazionale greca Kostas Papadopoulos, al suo vice Jakub Lasko – fratello dell’azzurro Michal – e a una “veterana” bulgara, Antonia Alexandrova Spassova, una sorta di Kaziyski in gonnella che ha già calcato i parquet del massimo campionato .

«Ma il Progetto VolLei è qualcosa di più – ha spiegato, nel corso della presentazione della squadra, a Villa Madruzzo, Patrizio Bonafini – un’iniziativa trasversale, di supporto a tutte le società che vogliano mettere al centro le giovani pallavoliste, unico vero patrimonio da tutelare, mettendo da parte i campanilismi, l’egocentrismo degli allenatori, le idee di certi dirigenti. Noi puntiamo alla qualificazione dei tecnici, alla crescita delle atlete e alla creazione di gruppi di punta, e lo facciamo attraverso la creazione di una rete che ricalca quella delle Pmi, mettendo a fattore comune le risorse, e diffondendo la cultura sportiva quale scuola di vita. Al nostro progetto prendono parte alcune società minori, ma anche la Trentino Rosa. Abbiamo tredici atlete che provengono da altre regioni, abbiamo un nuovo concetto di marketing, ma avremmo bisogno di maggiore attenzione da parte delle istituzioni, ad esempio per la rimozione di molti ostacoli di natura burocratica».

Un appello, quello di Bonafini, raccolto dall’assessore provinciale allo Sport e all’Istruzione Marta Dalmaso, che ha ringraziato l’Argentario per l’attenzione alla crescita non solo sportiva delle ragazze.

L’aver reclutato la stragrande maggioranza delle proprie giocatrici fuori dai confini regionali pone la società cognolotta in rotta di collisione con l’establishment del volley trentino. «Proprio per questo – ha spiegato il direttore sportivo – quest’anno abbiamo fatto delle selezioni per le Under 14 anche in Trentino. In B2 puntiamo ad un campionato tranquillo, ma quello che arriverà in più sarà ben accetto. Invece – ha aggiunto – siamo fermamente intenzionati a centrare la fase nazionale tanto con la squadra Under 18 quanto con l’Under 14».

«Trent’anni fa partecipai ad una riunione dei genitori e alzai la mano per dare la mia disponibilità ad accompagnare le ragazze – ha concluso il presidente, Giuseppe Di Pietro – Sono ancora con il braccio alzato. Ma le soddisfazioni sono state tante, come il secondo posto ai campionati nazionali Under 17 del 2004. Chiedo alle autorità ed agli sponsor di starci vicini, perché facciamo tanto per queste ragazze».

@mauridigiangiac

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