L’Aquila si arrende proprio sul più bello
A Trento Barcellona si aggiudica l’andata dei quarti
TRENTO. Dolcetto o scherzetto? A tre settimane dallo schiaffo casalingo che la Sigma piazzò all'Aquila, la notte di Hallowen ha ospitato una non platonica rivincita. La posta in palio, un bel pezzo del pass per i quarti di finale di Coppa Italia. E Barcellona replica, battendoci 86 a 83 in un finale al cardiopalma.
Sulla carta la partita non era iniziata proprio benissimo visto che coach Buscaglia doveva rinunciare a B.J. Elder colpito (amvedi Halloween...) dal “colpo della strega”. I siciliani dovevano dal canto loro rinunciare per infortunio al proprio play Green.
La domandona era: la Sigma sarebbe salita a Trento per onor di firma o intenzionata a scatenare i vari Troy Bell e Craig Callahan, tanto per citare i nomi di due delle bocche da fuoco siciliane?
Il primo quarto vedeva le due squadre in perfetta parita, con scambi maschi sotto canestro ed un tabellone che si bloccava alla sirena sul 18 pari.
Alla ripresa delle ostilità Barcellona, di fronte ad un quartetto di tifosi della Trinacria che sventolava la bandiera giallorossa, provava a metterci il carico ma Trento, con un Pascolo assai tonico ed un Forray ispirato teneva botta. Morale? Anche a metà gara perfetta parita'(38 a 38) con Garri a svettare su tutti dall'alto dei suoi 13 punti.
Partita intensa, non scintillante dal punto di vista tecnico, che vedeva spezzato nel terzo quarto il lungo equilibrio da un’Aquila Trento decisamente più aggressiva: Pascolo e Spanghero ricambiavano la fiducia del coach con una prestazione generosa e Aquila poteva chiudere il terzo periodo sul 64 a 62. Insomma, i presupposti per un crescendo dei padroni di casa c’erano tutti.
Ma il quarto periodo non si metteva benissimo con un doppio tiro da tre degli ospiti (Bucci e Eliantonio) ma Trento rimetteva in campo Luca Garri con la chiara intenzione di vincere la partita. Siciliani però sempre molto vivi e, a cinque minuti dalla fine, avanti di quattro.
A questo punto il finale, con un Barcellona con l'argento vivo addosso, era tutto da vedere. Vi era un parziale da 7 a 0 da brivido ma Trento non mollava ed una tripla di Umeh ad un minuto dalla fine permetteva di ottenere il sorpasso.
E poi? A14 secondi Aquila in vantaggio di un punto ma sei secondi dopo ripassano in testa i siciliani, che proprio non ne vogliono sapere di lasciare spazio a Trento. Time out: Umeh ci provava ma... niente. Sul cambio palla i siciliani allungavano 86 a 83. Scherzetto.
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