Il Fassa Falcons non decolla nella Ahl
Due vittorie in undici partite e penultimo posto per i ladini
Undici partite, solo due vittorie, una differenza reti a doppia cifra preceduta da segno negativo ed uno sconsolante penultimo posto in classifica. È la situazione del Fassa Falcons, la maggior espressione dell’hockey del Trentino. Il Fassa, una storica realtà del movimento italiano, in questa Alps Hockey League non sembra proprio decollare. Un torneo di seconda serie che sembra quasi non sia alla sua portata. Dall’esterno sembra quasi una forzatura “imposta” da alcune società della provincia settentrionale confinante che non vogliono più tornare alla vecchia cara serie A.
La società del presidente Roberto Ongari ha sempre avuto il grande orgoglio di primeggiare sul panorama nazionale. Lo sta facendo anche in questi anni con un roster di giovani e soprattutto di atleti locali che sono il vero motore delle società nostrane nell’era di smartphone e internet non più con budget elevati come in passato. Ma non basta. I Falcons alla prima pausa della stagione, quella tradizionale dei primi di novembre che consente alla Nazionale azzurra di mettersi in moto, sono penultimi a 3 punti dalla terz’ultima, il redivivo Milano Rossoblu, e solo 3 punti avanti rispetto alla cenerentola Klagenfurt II che partecipa con il chiaro obiettivo di far crescere giovani leve da inviare un giorno nella prima squadra che milita in EBEL.
I ragazzi di coach Teppo Kivelä in questi quasi due mesi di incontri hanno vinto una volta nei tempi regolamentari, sabato scorso proprio contro le “giubbe rosse” carinziane in Austria, e a fine settembre ai rigori davanti al pubblico amico contro il Bregenzerwald.
Nel bilancio di una società una voce particolarmente delicata è quella degli spettatori. Al “Gianmario Scola”, palazzo sede di epiche sfide datate anni ’80 e ’90, la media di presenze in cinque partite è di 404. Un po’ poco per una valle che vive di hockey e tra qualche settimana anche di sci.
Ai vertici della classifica dei top scorer dei Falcons troviamo Martin Gran con 9 reti (quasi un terzo di quelli complessivi) e 7 assist all’attivo. Sempre grande mattatore delle piste ghiacciate è Diego Iori, secondo con 6 gol e 9 assist. Con 11 punti, ma solo due reti, Channing Bresciani che precede Davide Schiavone.
Nutrito il reparto portieri con ben cinque giocatori a roster ma a difendere la gabbia sono stati Gianni Scola, fino a metà ottobre, e successivamente Matthew Hewitt con medie di parate sotto il 90%.
Giovedì prossimo i fassani riprenderanno la stagione con la viva speranza di un rapido cambio di rotta.
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