Cpa di Trento e Bolzano nuovamente divisi
Trento. Destino ancora assolutamente incerto anche per le formazioni dilettantistiche di calcio a 5, che attendono comunicazioni ufficiali da parte dei vertici nazionali. Per la Divisione calcio a 5...
Trento. Destino ancora assolutamente incerto anche per le formazioni dilettantistiche di calcio a 5, che attendono comunicazioni ufficiali da parte dei vertici nazionali. Per la Divisione calcio a 5 si tratta di un momento complicatissimo, visto che pochi giorni fa il presidente nazionale Andrea Montemurro ha rassegnato le proprie dimissioni. I delegati regionali si sono ritrovati in videoconferenza per un confronto, in attesa delle decisioni del Consiglio Federale su promozioni e retrocessioni nei tornei dilettantistici.
In ambito nazionale il Bubi Merano e il Futsal Atesina sono in trepidante attesa: i meranesi sono in corsa per la promozione in A2, i secondi rischiano seriamente la retrocessione (se i parametri adottati saranno gli stessi della Serie D per la squadra di Laives non ci sarà prova d’appello), mentre l’Olympia Rovereto (serie B) e la Trilacum (serie A2 femminile) possono dormire sonni tranquilli, vista la situazione di classifica al momento dello stop, considerando anche tutte le variabili del caso (leggasi classifica “parificata”).
In regione, invece, le posizioni dei due Comitati (strano, ma vero) sono completamente diverse con il Comitato di Trento che non sarebbe contrario alle retrocessioni, mentre in terra bolzanina, invece, la preferenza sarebbe quella del blocco dei declassamenti. E allora, per meglio gestire l’emergenza (soprattutto in Trentino dove i numeri son ben diversi dall’Alto Adige) si potrebbe anche arrivare ad una soluzione particolare, stravolgendo per una stagione la struttura dei campionati. A meno che dal Consiglio Federale non arrivi l’input di procedere “normalmente” con tutti i provvedimenti. D.L.