Calcio

Casagrande: il Trento vuole la Coppa Italia

Una vita in gialloblù, il difensore suona la carica per la finale di domenica



TRENTO. Una vita in gialloblù. O quasi. Alessio Casagrande, classe 1991, ha mosso i primi passi nei Giovanissimi del Trento per arrivare fino in prima squadra (salvo una breve parentesi con le maglie della Primavera della Sampdoria e della Rotaliana in Eccellenza) e indossare la fascia di capitano. Una maglia, quella della società aquilotta, che non ha lasciato nemmeno dopo la retrocessione in Promozione. «Quest’estate non ero sicuro di rimanere per via delle vicissitudini che hanno caratterizzato le ultime stagioni – spiega Casagrande - ma ora so di aver fatto la scelta giusta perché la società è serie e l’ambiente è positivo». Domenica il Trento sarà protagonista allo stadio Quercia di Rovereto dove, alle 14.30, affronterà il Castelsangiorgio nella finale provinciale di Coppa Italia.

Alessio, come vi sentite in vista di questa partita?
«Per noi è una gara importante perché veniamo da alcuni risultati non esaltanti e sarebbe una bella soddisfazione vincere la Coppa, un trofeo che il Trento non ha mai conquistato e dove, negli anni passati, siamo stati eliminati anche abbastanza presto. Inoltre – prosegue Casagrande – sarebbe bello chiudere l’anno con un successo, sia per noi giocatori sia per la società. E ci auguriamo che l’eventuale vittoria possa darci ancor più entusiasmo per il futuro».

In finale troverete il Castelsangiorgio che avete già incontrato e battuto in campionato.
«Sì, vincemmo a fatica con un rigore di Simoni. Non sarà una partita facile perché quella lagarina è una squadra che si difende bene ed è molto organizzata dal punto di vista tattico».

Chi sono secondo lei i giocatori più pericolosi?
«Cerami è un buon centrocampista e me lo ricordo ai tempi delle giovanili del Trento anche se abbiamo giocato poche partite insieme per via della differenza d’età. Poi anche Trainotti, che è un ragazzo giovane e molto veloce, contro di noi ha fatto bene in campionato, quindi dovremo stare attenti a non concedere ripartenze».

Concludiamo con un bilancio della prima parte di campionato.
«Diciamo che nelle ultime tre partite potevamo fare molto meglio e che ci siamo complicati la vita con le nostre mani. Dispiace aver perso gli scontri diretti, anche perché a inizio stagione ci aspettavamo di fare qualcosa di meglio. Il campionato però è ancora lungo e starà a noi dimostrare nel ritorno la nostra forza e recuperare i punti sulle squadre che ci precedono in classifica».













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