Bitumcalor sfrattata, Longhi s’arrabbia
Basket: i trentini si allenano a Besenello, domenica gara-1, martedì gara-2 ma l’orario non è ancora ufficiale
TRENTO. Alla vigilia della finale playoff con Chieti, la Bitumcalor non può ancora ufficiliazzare la data del secondo incontro casalingo: gara-1 si svolgerà sicuramente domenica alle 18 al PalaTrento; gara-2 si dovrebbe giocare martedì, ma l’orario non è ancora stato ufficializzato, complice l’incrocio con il concerto di Biagio Antonacci che sarebbe stato rinviato. Sempre a causa dell'indisponibilità dell'impianto, in questo caso per l’assemblea della Cassa Rurale, la Bitumcalor in questi giorni è costretta ad allenarsi a Besenello.
Presidente Longhi, non è certo il miglior modo per presentarsi alla prima vetrina nazionale.
«Per nulla, direi proprio che la città di Trento ci sta facendo una pessima figura. Per noi è anche un momento delicato: si parla di visibilità per gli sponsor, quindi del rinnovo di alcuni accordi e della sottoscrizione di nuovi contratti».
Questa situazione nasce da uno scarso peso politico della Bitumcalor o da una scarsa sensibilità per lo sport?
«Sceglierei la seconda ipotesi. Il problema non è solo nostro, ma di tutte le società trentine, costrette a convivere con problemi di spazio, accentuati da un generico utilizzo di tutti gli impianti. Non ci sono strutture alternative ed è davvero paradossale che, di fronte ad un appuntamento che vale la LegaDue, dobbiamo allenarci in trasferta e chiedere permesso per giocare una finale in casa».
Dalla politica che risposte avete avuto?
«Nessuna, solo ipotesi. Con l'assessore Castelli abbiamo affrontato il progetto di copertura della vasca da 50 metri delle Fogazzaro, per ricavarne un campo di gioco. A Gardolo si dovrebbe rifare almeno il parquet e non sono certo tempi nei quali ipotizzare la costruzione di strutture private».
Il tutto considerando poi gli alti costi degli spazi palestra.
«Nessuno regala nulla. Il problema è anche che l'Asis non vuole fare classifiche di merito e cerca di accontentare tutti, senza riuscirci».
Fino ad oggi avete convissuto col volley, ma se sarà LegaDue?
«Sarà un rapporto da rivedere. Fino ad oggi abbiamo convissuto, nel senso che abbiamo lasciato all'Itas il diritto di prelazione e noi ci siamo sacrificati anche più del dovuto. Ma è chiaro che, se diventeremo professionisti, non potremo utilizzare gli impianti dei Comuni limitrofi».
Ha già pensato ad una stretegia futura?
«Direi che questa situazione dovrà diventare un'occasione di riflessione, anche sulle modalità di gestione degli impianti. Nella prossima stagione ci sarà anche l'Hdi di calcio a 5 a chiedere maggiori spazi e penso che si dovrà aprire una discussione. Forse si potrebbe lavorare sugli enormi spazi liberi dell'attuale PalaTrento, che più che un palazzetto sembra un carcere di massima sicurezza. E’ esattamente il contrario di quanto si realizza altrove dove la logica è poco spazio e tanta gente, mentre a Trento c'è tanto spazio e poca gente. O chi l'ha progettato non era un uomo di sport, oppure il progetto non è stato completato».
PREVENDITA. I biglietti per gara-1 saranno in vendita da oggi a venerdì dalle 16 alle 19 presso la sede dell’Aquila Basket di via Fogazzaro, 29.
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