È una lotta scudetto a suon di traversi
Fontana, Porro e Sossella all’assalto del capolista Albertini nel doppio passaggio su Manghen, Val Malene e Gobbera
SAN MARTINO DI CASTROZZA. «Lo aspetti ogni anno, poi ti arriva all’improvviso e ti scatena addosso emozioni, spettacolo, divertimento. Una magia rombante che ha più di mezzo secolo di vita, ma resiste nel tempo e rinnova il suo patto tra generazioni di primierotti». Parola di Martino Tisot, giovane componente della San Martino Corse che dal 1995 ha ripreso le redini del Rallye San Martino, la creatura nata nel 1964 dall’estro dell’avvocato Luigi Stochino e del conte Pietro Bovio, oggi capitanata da Cristin Marin, a sua volta erede del “totem vivente”, Giorgio Taufer.
EFFETTO NOTTE. È iniziato ieri sera all’imbrunire il 38° Rallye San Martino, valido quale quinta prova del campionato italiano Wrc, anticipato per l’occasione dal 9° Historique Rallye. La prova speciale n.1 “San martino” (2,97 km) per le vie del paese è stata un carosello festoso con il pubblico delle grandi occasioni, mescolando turisti, curiosi, appassionati, tifosi, protetti da dovizia di jersey e i più fortunati assisi su terrazze e balconi. Sciabolate di fari, spettacolo di derapate e controsterzo che è andato in onda anche sui maxischermo, con una copertura video pressoché totale dei circa 1500 metri di tracciato percorsi due volte.
EFFETTO GIORNO. Oggi le vetture moderne partiranno davanti alle storiche, per affrontare due giri identici in quest’ordine: prova speciale 2/5“Manghen” (22,01 km, start 9:50 e 14:43); prova speciale 3/6 “Val Malene” (26,46 km, start 10:59 e 15:52); prova speciale 4/7 “Gobbera” (9,03 km, start alle 11:54 e 16:47). Occhio alla chiusura delle strade: “Manghen”, primo passaggio dalle 8:20, secondo passaggio dalle 13:13; “Val Malene”, primo passaggio dalle 9:29, secondo passaggio dalle 14:22; “Gobbera”, primo passaggio dalle 10:24, secondo passaggio dalle 15:17. Riapertura dopo il transito della vettura “scopa”. Per coloro che amano osservare i meccanici al lavoro nel parco assistenza, l’ingresso del primo concorrente è previsto alle 8:04 e alle 12:57, con tempo di intervento di 30’.
LOTTA SCUDETTO. «Inutile fare calcoli, pensiamo solo a guidare e a fare il miglior risultato possibile». È il pensiero unico dei quattro piloti che possono ancora lottare per lo scudetto del Ciwrc e nel finale di stagione avranno l’ultima chance al Rally di Como con il coefficiente maggiorato (1,5). Comanda Stefano Albertini (55 punti), il campione in carica al via con il n.1 sulle fiancate della Ford Fiesta Wrc griffata scuderia Mirabella Mille Miglia. Primo inseguitore Corrado Fontana (36) su Hyundai i20 Wrc con le insegne Bluthunder Racing come la Fiesta di Paolo Porro (23), mentre la Fiesta di Manuel Sossella (35) è targata Scuderia Palladio. Nessuno di loro ha mai vinto il San Martino, stasera comunque ci sarà un nome nuovo nell’albo d’oro dove cinque sigilli al volante vantano Sandro Munari e Renato Travaglia.
EROI DI CASA. Ovvio che per i piloti e navigatori del Primiero, il Rallye San Martino è appuntamento con la gloria a prescindere, solo per il fatto di esserci. Pierleonardo Bancher e Giandomenico Longo (Ford Fiesta Wrc) corrono proprio sulle strade di casa. Idem Marco Zortea e Daniel Taufer, alle note rispettivamente di Alessandro Bruschetta (Ford Fiesta Wrc) e Gianluca Soresera (Peugeot 208 R2). Nell’Historique Antonio Orsolin su Porsche 911 ha tra gli avversari Egidio Lucian e Renato Resenterra su Fiat 131 Racing. Protagonisti trentini del Ciwrc sono Matteo Daprà (Skoda Fabia), in testa alla graduatoria di Super 2000, e Francesco Gonzo (Peugeot 208), quinto in Classe R2B.