Soccorso alpino: nel 2020 più di 1200 interventi sulle montagne del Trentino, la consegna dei pacchi viveri nel lockdown
Il presidente Walter Cainelli: “L’operatività non è calata con la pandemia”
TRENTO. Anche il 2020 è stato un anno di grande impegno per il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino.
“Nonostante la pandemia, il lockdown e le restrizioni agli spostamenti che ne sono derivati – afferma il Presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino Walter Cainelli – gli interventi di soccorso in montagna che hanno impegnato la nostra organizzazione nel 2020 non sono calati rispetto agli anni precedenti; al contrario, abbiamo registrato 73 interventi in più del 2019 con un picco di attività nei mesi estivi di luglio, agosto e settembre. Questo dato è legato molto probabilmente al numero consistente di persone che ha frequentato le nostre montagne in questo anno particolare, soprattutto durante il periodo estivo. Sono diminuiti gli interventi alpinistici (da 94 a 68), anche perché la stagione per praticare queste attività è stata significativamente ridotta. Infine, abbiamo avuto una percentuale molto bassa di soccorsi in aiuto a persone straniere, anche questa una diretta conseguenza della pandemia che ha ridotto al minimo la presenza degli stranieri sulle nostre montagne. Nel corso del 2020 la nostra organizzazione non si è mai fermata, nemmeno nel periodo del primo lockdown, quando i nostri soccorritori hanno distribuito a domicilio presidi sanitari e pacchi viveri insieme agli altri enti di Protezione Civile, mentre gli istruttori delle diverse Scuole Nazionali e Regionali/Provinciali hanno elaborato nuovi protocolli di intervento, a tutela della salute del soccorritore e della persona soccorsa, e di conseguenza nuovi percorsi formativi specifici per i soci”.
Il numero degli interventi
Nel 2020 il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino ha effettuato 1.221 interventi su terreno montano o impervio, portando soccorso a 1.283 persone. A questi si aggiungono 166 operazioni di Protezione civile, di cui 157 uscite degli operatori durante la prima fase del lockdown - da marzo a maggio 2020 – per consegnare a domicilio presidi sanitari individuali e pacchi viveri, in collaborazione con le altre realtà della Protezione Civile, 4 interventi per calamità naturali e 5 interventi di supporto veterinario.
Nonostante il periodo di lockdown, il numero di interventi in ambiente montano nel 2020 è aumentato di 73 unità rispetto al 2019, anno in cui gli interventi sono stati 1.148.
Le attività svolte al momento della richiesta di soccorso
Nella graduatoria delle attività svolte dalle persone per le quali è stato necessario l'intervento del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino la più rilevante è l'escursionismo con il 54% (690 persone soccorse), seguita dalla mountain bike per l’11% (138 persone soccorse), l'alpinismo per il 5% (68 persone soccorse), le ferrate per il 4% (53 persone soccorse), ricerca funghi per il 4% (46 persone soccorse) e scialpinismo per il 3% (36 persone soccorse). Si segnalano, inoltre, 9 interventi in valanga (5 persone soccorse), 2 interventi del gruppo tecnico forre e 2 interventi del gruppo speleologico. Le operazioni di ricerca di persone disperse sono state 78 mentre il numero delle false chiamate 23.
Le persone soccorse e le cause degli incidenti
Sul totale delle 1.283 persone soccorse, gran parte delle richieste hanno riguardato persone ferite (740), gli illesi sono stati 494, mentre i decessi 41. Nel 91% dei casi si è trattato di infortunati di nazionalità italiana (1165), seguiti da tedeschi (56).
Tra le principali cause d’incidente, le percentuali più alte sono da attribuire nell’ordine alle cadute/scivolate (46% con 583 persone soccorse), all’incapacità (12% con 159 persone soccorse), ai malori (10% con 129 persone soccorse), alla perdita d’orientamento (8% con 109 persone soccorse).
Come ogni anno il picco di attività è stato raggiunto nei mesi estivi con 285 interventi nel mese di luglio (+ 90 rispetto al 2019), 379 nel mese di agosto (+ 65 rispetto al 2019), 193 nel mese di settembre (+ 50 rispetto al 2019). Da segnalare il numero di interventi di novembre, 47, rispetto ai 25 dell’anno precedente.
L'impegno del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino
L'attività operativa del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino si svolge in stretta collaborazione con la Centrale Operativa Trentino Emergenza 118.
Nel 2020 il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino ha potuto contare sull'esperienza, la competenza e le capacità di 697 soccorritori, operativi 365 giorni all'anno, 24 ore su 24, e organizzati in 33 Stazioni di soccorso territoriali e 1 Stazione speleologica, capillarmente distribuite su tutto il territorio e guidate dai rispettivi Capistazione.
Tra gli operatori ci sono 12 Unità Cinofile da valanga e ricerca di superficie (con 3 cuccioli in formazione), 80 Tecnici di Soccorso Alpino, 20 Tecnici di Elisoccorso, 35 Istruttori, 28 sanitari tra medici e infermieri professionali, 26 Operatori abilitati al soccorso in forra e 26 Tecnici speleologici.
Nel 2020 si è svolto il primo corso di abilitazione per la nuova figura di Tecnico di Centrale Operativa (TCO), da impiegare nella Centrale Unica Emergenza: i soci che hanno ottenuto l’abilitazione lo scorso anno sono 14.
I Tecnici di Elisoccorso del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino operano sugli elicotteri in servizio al Nucleo Elicotteri della Provincia Autonoma di Trento coprendo tre turni giornalieri, 2 diurni e 1 notturno. Nel corso del 2020 hanno svolto un totale di 2.202 missioni, di cui 438 sono interventi di soccorso alpino. 416 sono state le missioni alle quali il Tecnico di Elisoccorso ha preso parte durante il turno notturno (dalle 20 alle 08).
I Tecnici di Elisoccorso svolgono turni diurni anche presso la base dell'Aiut Alpin a Pontives: 91 sono state le missioni effettuate nel 2020, di cui 18 sono interventi di soccorso alpino.
Occorre sottolineare che anche nei casi in cui interviene l'elisoccorso, le squadre di terra vengono attivate per fornire eventuale assistenza e supporto all'equipaggio (individuazione del luogo dell'incidente e di possibili ostacoli al volo, supporto nelle operazioni di soccorso o nel recupero di compagni di escursione ecc...).