IN SCENA

Lo spettacolo teatrale all’aperto su Cesare Maestri ha chiuso oggi gli appuntamenti del Trento Film Festival

Al Giardino Duca d'Aosta, nel quartiere dove il grande alpinista ha trascorso la sua giovinezza



TRENTO. Oggi, (domenica 13 giugno), ultimo giorno di questo “secondo tempo” della 69a edizione del Trento Film Festival. Alle 21 chiusura per MontagnaLibri nel pavillion di piazza Duomo.

Alle 11si è tenuto l’appuntamento letterario di Emozioni tra le pagine con la presentazione del libro “L'Africa secondo me”, di Rosario Sala, che ha dialogato con la giornalista Maddalena Di Tolla raccontando il suo viaggio-avventura in moto in solitaria da Città del Capo a Trento, attraversando tutta l'Africa Occidentale, per un totale di 22.000 km. I proventi della vendita del libro saranno destinati al progetto di Emergency in Iraq, dal 1998, Sulaimaniya, Centro di riabilitazione e reintegrazione sociale. Con posti letto, 77 donne e uomini di personale locale. Da febbraio 1998 al 31 dicembre 2020 sono stati trattati 1.771 pazienti; protesi di arto superiore 1.422; protesi di arto inferiore 10.051; sedute di fisioterapia 58.862; ortosi 1.223; visite cardiologiche 552.

 

Alle 18 il Festival e la città di Trento hanno ricordato Cesare Maestri, a pochi mesi dalla sua scomparsa, con uno spettacolo teatrale all’aperto al Giardino Duca d'Aosta (ingresso via Matteotti, 18), nel quartiere dove il grande alpinista ha trascorso la sua giovinezza. “Duemila metri della nostra vita” è un recital emozionante con gli attori Chiara Turrini e Mario Cagol, accompagnati dalle note della fisarmonica di Michelangelo Felicetti, per ricordare l’indimenticabile “Ragno delle Dolomiti”.

Per tutta la giornata sono state visitabili le due mostre allestite in Piazza Duomo. La mostra “Donne di Terre Estreme”, a cura di Caterina Borgato in collaborazione con Montura, è un percorso umano di ricerca dedicato alla realtà del mondo femminile che l’autrice ha incontrato in regioni della Terra considerate geograficamente estreme. Donne e luoghi ai margini. Nella depressione desertica della Dancalia etiopica, nell’inaccessibile isola di Socotra (Yemen), sui remoti altipiani della Mongolia occidentale, ai confini con la Siberia. “Il Grande Viaggio. Lungo le carovaniere della Via della Seta”, di David Bellatalla e Stefano Rosati, anche questa in collaborazione con Montura, è un affascinante racconto dedicato ad uno dei più straordinari itinerari che hanno contribuito a sviluppare i rapporti e gli scambi tra Occidente ed Oriente nel corso dei secoli.

La mostra “Rock The Mountain! La montagna nell'iconografia nella musica pop”, allestita a palazzo Roccabruna, a cura del Museo Nazionale della Montagna di Torino e in collaborazione con la Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato di Trento, è dedicata all’incontro tra immagine montana e industria musicale internazionale. Fino al 21 agosto sarà esposta un’ampia selezione di dischi pubblicati dagli anni Settanta a oggi, per offrire uno sguardo nuovo sulle terre alte e un omaggio alla cover art. La mostra è aperta con i seguenti orari: lunedì, martedì e mercoledì 8.30-12; 14-17; giovedì e venerdì 8.30-12; 14-20; sabato 17-20. C.L.













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