Quell’hotel affidato senza gara 

Sagron Mis, sulla delibera di giunta il parere negativo del segretario comunale: ipotesi danno erariale



SAGRON M IS. Una struttura alberghiera comunale affidata senza gara d’appalto. Fa discutere in Primiero (e in rete, dove ieri la notizia è rimbalzata) la decisione della giunta del piccolo Comune, guidata dal sindaco Luca Gadenz, concretizzatasi in una delibera dello scorso 26 aprile che aveva appunto come oggetto l’affidamento della gestione del compendio turistico alberghiero in località Gianesei noto come La Baita, ma che oltre all’hotel comprende anche un biolago balneabile, un anfiteatro naturale per spettacoli e una torre per l’osservazione utilizzata anche per l’arrampicata sportiva. Che la decisione sia discutibile lo dimostra il parere negativo del segretario comunale di Imer Giovanni Nicolao (che svolge le funzioni anche a Sagron Mis, in gestione associata), messo nero su bianco con queste parole: «Ritenendo illegittima la procedura proposta, esprimo parere negativo sulla proposta di deliberazione degli atti, sotto l’aspetto della regolarità tecnico-amministrativa, e mi riservo di inviare la deliberazione, una volta assunta, con il presente parere allegato, agli organi competenti per l’accertamento di violazioni di legge o di possibili danni erariali». Ed è una nota sottoscritta anche dai colleghi di Mezzano e Canal San Bovo.

La vicenda parte nel settembre dello scorso anno, quando il Comune approvò un bando di gara per la gestione del compendio, per 5 anni, andato però deserto. Venne prorogato, ma ancora senza risultato. Di qui un nuovo bando, che a inizio gennaio fruttò una sola richiesta: quella di Promo Project Vanoi, Primiero, Mis, cooperativa sociale con sede a Canal San Bovo, cui la gestione venne affidata con i seguenti canoni: 10.050 euro per il primo anno, altrettanti per il secondo anno, 15.050 per il terzo, 20.050 per il quarto e 25.050 per il quinto (al netto dell’Iva di legge: ma si tratta comunque di cifre decisamente abbordabili trattandosi di una struttura con 48 posti letto e centro wellness). Ma qualcosa è andato storto: prima inadempienze della coop nella presentazione della documentazione necessaria per la stipula, poi a marzo addirittura lo scioglimento della stessa Promo Project. Di qui la revoca dell’aggiudicazione, con delibera datata 24 aprile. E qui arriva il passaggio più delicato.

Nel frattempo, il 5 aprile, in Comune era infatti pervenuta una nota di Giacomo Fumei, legale rappresentante della ditta Madhotel Srls a socio unico con sede a Primiero San Martino di Castrozza, che comunicava la volontà di Madhotel di assumere la gestione del compendio turistico alberghiero «alle stesse condizioni contrattuali come da esito dell’ultima asta pubblica». E lo stesso pochi giorni dopo, il 9, aveva fatto l’impresa individuale Fait Eleonora con sede a Rovereto. La delibera citata riprende qui la normativa provinciale in tema di ricorso alla trattativa privata (in particolare: precedenti gare deserte e è urgenza determinata da circostanze imprevedibili) e parla di proposta del sindaco circa l’affidamento alla Madhotel conseguente «alla positiva considerazione e valutazione del progetto di gestione che la stessa ha illustrato alla giunta comunale nella seduta del 5 aprile». Sembra insomma di capire che l’altra impresa interessata sia stata del tutto ignorata. E vale la pena di riportare un altro passaggio del parere del segretario comunale: secondo cui «procedere a trattativa diretta pur in presenza di più manifestazioni di interesse assunte a protocollo» configura una violazione di legge «andando a pregiudicare la possibilità di incrementi del canone di affitto o di miglioramento della proposta gestionale, possibili questi solo in conseguenza della pubblicazione di un bando pubblico o di un confronto concorrenziale».

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