Via Esterle, dopo i lavori tornano le bancarelle
Il mercato del giovedì. Prima c’erano 26 venditori ambulanti e ora sono 24 perché due stalli sono stati “mangiati” dallo spazio necessario per la rampa d’accesso del nuovo parcheggio
Trento. Prima giornata, nell’ultimo giovedì di gennaio, per il mercatino settimanale tornato in via Esterle, da dove era stato “sfrattato” 14 mesi fa, per permettere la realizzazione di un parcheggio pertinenziale interrato. Conclusi i lavori e dopo l’inaugurazione e la riapertura al traffico, 24 bancarelle sulle 26 che erano state trasferite temporaneamente in via Belenzani, sono tornate nelle postazioni originarie di via Esterle, via Borsieri e via al Torrione, mantenendo la medesima superficie di vendita.
Pane e abbigliamento in via Verdi
Sin dalle 7 del mattino, il commissario capo Mauro Eccel della Polizia Locale, con i suoi uomini, hanno iniziato il lavoro di verifica delle postazioni, in riferimento anche al nuovo manto stradale e alle diverse superfici di via Esterle. Così, come ampiamente previsto ed illustrato nei giorni scorsi anche dall’assessore Roberto Stanchina e dai suoi uffici, due bancarelle, che non trovano più posto perché il loro spazio è servito a realizzare la rampa d’accesso al parcheggio, sono state trasferite da via Belenzani in via Verdi, come concordato con le associazioni di categoria. Si tratta del banco del pane della ditta Schmidt ma per tutti “Schmiedl Beck 1890” di Lana, diventato un punto di riferimento per la gente trentina, che ogni settimana vede all’opera Sonia Toffalori e Leo Nischler, che partono all’alba dal forno della ditta vicino a Merano e raggiungono il capoluogo. Ora la loro postazione è davanti a Sociologia, a pochi passi da Giurisprudenza. A pochi passi di distanza, il banco di abbigliamento sportivo di Paolo Zampiero, da Castello Tesino, a Trento in via Esterle dal 1984: «Dopo un anno e mezzo in via Belenzani abbiamo trovato l’accordo con Polizia locale, amministrazione ed associazioni di categoria; ci hanno assistito e credo che dopo qualche settimana di rodaggio, via Verdi diventerà un buon punto come lo è sempre stato via Esterle».
Via Belenzani e la solitudine
In via Belenzani, dall’osservatorio dei fratelli Facchinelli, Stefano e Gianluca del bar Olimpia, la constatazione è semplice: «Mancano i clienti del mercato e di conseguenza del bar ma soprattutto sono assenti gli ambulanti. Oggi è la prima giornata, ci vorrà un po’ di tempo ma via Belenzani, che non è mai stata la via dei commerci, tornerà ad essere sonnolenta e via di uffici e dell’amministrazione».
Quello di via Esterle è stato un recupero molto complesso, del quale Franco Marzatico, dirigente della Soprintendenza per i Beni Culturali di Trento aveva commentato la piena soddisfazione, soprattutto dopo la scoperta di una necropoli romana. C.L.