Trento, Luca Franceschini se n'è andato a 30 anni. Il fratello: "Ora arrampica in cielo"
Era un giovane entusiasta e amante della pallavolo e della montagna
TRENTO. Sgomento e impressione hanno suscitato la scomparsa, a trent'anni di età, di Luca Franceschini, giovane di Trento molto conosciuto anche per la sua passione per lo sport, la pallavolo e l'arrampicata su tutti.
Se ne è andato dopo cinque anni in cui ha lottato con grande coraggio contro un male che, purtroppo, ha vinto la partita.
Struggente il saluto che il fratello Mattia, allenatore della serie D del Bolghera (Luca era anche lui tecnico), gli ha dedicato. "Questa non me la dovevi proprio fare. Ti ho sempre visto tenace e cazzuto nonostante tutto: hai insegnato a tante persone cosa volesse dire vivere nonostante tutto... avevamo in programma ancora tante cose, ti stavo aspettando per farmi da secondo allenatore, dovevi portarmi in moto e tante altre cose. Il destino, purtroppo, ha rovinato i piani. Ora starai arrampicando in cielo, sempre col tuo sorriso in faccia. Buon viaggio fratello, ti vorrò sempre bene e ti porterò sempre con me".
Numerose sul web (la foto è tratta dal profilo Facebook del fratello) le attestazioni di cordoglio e solidarietà verso la famiglia del giovane, che era conosciuto anche a Pergine, dove aveva lavorato da Giochimpara.