Tisi ai cantori della stella: «Accogliete»
Più di 300 in cattedrale. Tantissimi bambini e adolescenti da tutto il Trentino sono arrivati nel capoluogo per l’appuntamento in cattedrale. Il mandato del vescovo: «Siate casa per tutti, in particolare poveri, esclusi, stranieri»
Trento. «Siate casa accogliente per tutti, in particolare poveri, esclusi, stranieri». Questo il messaggio che il vescovo Lauro Tisi ha rivolto ieri ai piccoli e grandi “portatori della stella”, gli “stellari” confluiti da ogni parte dei Trentino, da Agrone a Barco, da Bondone e Baitoni, da Zambana alle Giudicarie Esteriori; oltre 300 tra bambini, adolescenti, adulti, che hanno interpretato il mandato ricevuto ed accorsi per riceverne un altro.
Accolti in chiesa dal Coro dei bambini di Terlago diretto dalla giovanissima Elisa Zuccatti, mentre il coordinamento degli oltre 20 gruppi è stato di Beatrice, referente per l’Area Annuncio della Diocesi e Manuela, collaboratrice dell’Area testimonianza e impegno sociale. In piazza, ad attendere i piccoli e grandi testimoni della tradizione, una ventina tra donne e uomini dei Nuvola, destra e sinistra Adige, guidati da Lorenzo Pegoretti, che hanno offerto panettone e tè. Prima delle 15 l’arcivescovo è uscito ad accogliere tutti, quindi, dopo aver apprezzato il canto proposto dal coro Vecchie Tradizioni Cembrane, ha guidato la lunga, colorata e luminosa processione in cattedrale che, nonostante le grandi impalcature, è riuscita a contenere i testimoni di una tradizione che nelle valli non sembra per nulla andata perduta.
Al termine, il “mandato” ai “Cantori della Stella”, quello di aggiungere un segno + ad ogni azione: “Eliminiamo le sbarre, le barriere ed i cancelli automatici - ha concluso don Lauro - diamo più sorrisi, più abbracci, più affetto, più simpatia, più amore”. Quindi il condividere la gioia dell’incontro con Gesù, da portare a chi soffre, agli ammalati, ai bimbi appena nati, perché la luce continui a brillare ancora fino al prossimo anno ed al nuovo “mandato”. Quella dei Cantori della Stella è una tradizione originaria dei paesi germanici diffusa in vari nazioni; a Natale ciascuno è invitato a compiere il cammino di Maria, Giuseppe, dei pastori e dei Magi, per andare a vedere, ad avere il coraggio di credere e muoversi con il cuore.