Tavole chiodate come vendetta contro il biglietto troppo caro 

Il gesto. Tre giovani nonesi (due minorenni) sono stati denunciati dai carabinieri per danneggiamento aggravato “Scaricati” dall’autista: hanno preparato le assi rinforzate ma a farne le spese è stato un ignaro automobilista



Trento. La vendetta per un biglietto giudicato troppo caro ha preso la forma di una tavola di legno chiodata. Ma a finire con le ruote all’aria è stato un ignaro automobilista che andava a prendere il figlio dopo una serata in discoteca a Bolzano. Uno “scherzo” pesante che si è rivoltato contro chi è accusato di averlo ideato e realizzato, ossia tre ragazzi (due sono ancora minorenni) della val di Non. Che sono stati denunciati per danneggiamento aggravato anche se non è possibile escludere che il reato dal quale dovranno poi difendersi sarà quello di attentato alla sicurezza dei trasporti.

Ma partiamo dall’inizio, dal quel pomeriggio in cui diversi giovani dell’alta val di Non avevano deciso di andare a trascorrere la serata in una discoteca nel bolzanino. Il piano era quello di raggiungere a bordo di un pullman il locale e con lo stesso mezzo di fare ritorno. Un pullman preso a noleggio con relativa tariffa da pagare. Una tariffa che due ragazzini, due minorenni, hanno ritenuto essere troppo alta. Insomma il biglietto era stato giudicato dai due troppo caro. E così dopo pochi chilometri - in base alla ricostruzione dei fatti che è stata fatta a posteriori dai carabinieri della Compagnia di Cles - i due avevano iniziato a far sentire il loro disaccordo. E lo avrebbero fatto con tale veemenza, e così insistentemente, da far perdere la pazienza all’autista. Alla stazione ferroviaria di Dermulo, quindi sarebbero stati fatti scendere. Un viaggio corto quello dei due, ma gratis. Ma la cosa non è piaciuta ai giovanissimi. Che - stando a quanto è stato poi verificato - hanno iniziato a pensare ad una vendetta nei confronti di quell’autista che aveva di fatto negato la serata in discoteca e che aveva fatto fare loro una brutta figura davanti a tanti amici. Una vendetta che sarebbe stata organizzata con l’aiuto di un terzo ragazzo (lui è maggiorenne). Cosa hanno fatto? L’accusa è quella di aver cercato due tavole di legno e di averle arricchite con una serie di chiodi filettati. Tingendo il tutto di nero in modo tale da mimetizzare la loro vendetta con il colore dell’asfalto. E hanno atteso le cinque di mattina orario previsto per il rientro del pullman a Cavareno. Le due assi sono state trovate ad una ventina di metri dal punto in cui la corriera avrebbe fatto scendere i passeggeri. Ma la vendetta ideata non si è realizzata. Quella sera, infatti, i carabinieri di Cavareno sono dovuti intervenire in soccorso di un automobilista (il papà di uno dei ragazzi che erano sul pullman): la sua utilitaria aveva “calpestato” una tavola piena di chiodi che aveva forato un pneumatico e, rovesciandosi, danneggiato la carrozzeria.

Trovate le tavole chiodate sono quindi iniziate le verifiche da parte degli uomini dell’Arma che hanno portato al terzetto. In aiuto degli accertamenti, il servizio di videosorveglianza della zona che avrebbe offerto materiale importante per poter indicare nei tre gli autori del terribile scherzo. Due sono stati denunciati alla procura del minorenni, il terzo a quella penale.













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