Sulle slot battaglia in tribunale
Predazzo, dopo il «no» alla sala giochi presso la stazione delle corriere parte il ricorso del Tortuga
PREDAZZO. Mentre Moena vince il primo ricorso sulle slot machine (ma di questo diamo notizia nelle cronache di Trento) anche a Predazzo scoppia la battaglia legale: da una parte i titolari del disco club Tortuga (locale pubblico presso la stazione delle autocorriere) e dall’altra il Comune, che nel gennaio scorso ha dichiarato la “linea dura” nei confronti del gioco d’azzardo, almeno nei pressi dei cosiddetti luoghi sensibili tra cui - appunto - anche la stazione delle autocorriere, frequentata ogni giorno da centinaia di persone tra cui molti studenti.
E’ successo che i titolari del locale - la società B&B di Daniel Rombolà - assieme alla società Adria Gaming di Bolzano avevano chiesto al Comune una licenza per l’apertura di una sala giochi in un’area del disco club. Era il dicembre scorso, quando ancora il consiglio comunale di Predazzo non aveva approvato le nuove norme per le sale giochi: il dibattito (con l’approvazione) arrivò infatti in aula nella serata del 10 gennaio successivo. Peccato che la domanda per la sala giochi - questa almeno è la versione dell’amministrazione - non fosse completa e solamente in un periodo successivo (quando ormai erano in vigore le norme più severe sulle sale giochi) fu possibile esaminarla. E bocciarla in via definitiva: come è avvenuto nel marzo scorso.
Ora La B&B e la Adria Gaming sono ricorse al Tar del Lazio nel tentativo di ribaltare la decisione del Comune di Predazzo che - a sua volta - ha nominato l’avvocato Gianpiero Luongo di Trento (il legale di fiducia dell’amministrazione) per difendersi di fronte ai giudici amministrativi. Saranno i giudici quindi a stabilire se presso l’autostazione potrà sorgere oppure no la nuova sala giochi.
Il consiglio comunale aveva inserito la struttura tra gli obiettivi sensibili, considerando che si tratta di un luogo frequentato da giovani (anche minorenni) e che nei pressi c’è la cooperativa La Perla che aiuta ragazzi in difficoltà. Altri obiettivi sensibili sono le scuole, l’edificio ex Omni e il campo sportivo. (a.s.)
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