«Spendaccione? Mi pago pure il telefono»

Comuni poco virtuosi, il sindaco di Bersone rifiuta il primato negativo


Robert Tosin


TRENTO. Bersone è lì in testa, il primo dei Comuni meno virtuosi del Trentino. Così risulta dalla tabella che il Consiglio delle autonomie si è trovato a discutere per distribuire i sacrifici imposti dai tempi di magra. Per questa volta, ha detto Gilmozzi, paga la Provincia, ma chi è fuori dai costi standard passerà guai seri. E gli stessi Comuni virtuosi hanno guardato di traverso i "cattivi". Ma Lener Bugna, il sindaco di Bersone, 200 abitanti per un bilancio da 700 mila euro, proprio non ci sta.

Sindaco Bugna, lei è la pecora nera del Trentino. Spende e spande oltre i limiti della sobrietà imposta dal difficile momento.
Eh, no! Fare questa figura proprio non mi va. Mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse che conti hanno fatto.

Beh, ci si sono dedicati per mesi i ragionieri di Provincia e Consorzio dei Comuni. Bersone avrebbe dovuto patire un taglio di oltre il 16% delle risorse perché è risultato il peggiore dei non virtuosi.
Sì, prima il taglio doveva essere del 20 per cento. Ora l'hanno ridotto? Bene.

Come bene? Se la Provincia non vi "regalasse" 600 mila euro lei dovrebbe rinunciare a qualche bel migliaio di euro.
No dico, bene un corno. Se vogliono quei soldi a Trento glieli porto con le chiavi del municipio. Perché io non posso fare a meno nemmeno di un euro. Mi hanno appena chiesto un aumento di 1.500 euro sulla spesa dei vigili del fuoco e non so proprio dove andremo a prenderli.

Prima dovrebbe capire dov'è il problema.
Ed è quello che sto facendo da tempo. Anche oggi (ieri, ndr) ho chiamato per avere un appuntamento. Non c'è grazia di averlo. Voglio sapere, voglio capire. Perché invece a me e ai miei ragionieri risulta tutto a posto.

Ma i conti parlano chiaro, non siete virtuosi.
Guardi, non posso proprio sopportare questa cosa. Abbiamo sempre rispettato il patto di stabilità. Non abbiamo sbagliato un anno. L'anno scorso ci hanno chiesto un ulteriore taglio del 20 per cento e lo abbiamo fatto, costingendoci ai salti mortali.

Magari qualche spesa imprevista, qualche servizio fuori controllo...
Ma sta scherzando? Abbiamo i servizi convenzionati con i Comuni di Praso e Daone. Le telefonate? Me le pago io, tutte quante. E anche i viaggi: mica faccio la nota spese quando mi muovo per fare sopralluoghi o altre cose. Tutto questo per far risparmiare il Comune. E ora mi dicono che sono fuori? Eh, no. Appena mi rispondono, perché nemmeno mi rispondono da Trento, vado lì col mio ragioniere e tutte le carte. Voglio proprio vedere dove ci sono i comportamenti poco virtuosi. E vorrei proprio sapere anche se tutti i Comuni virtuosi del Trentino hanno sempre rispettato il patto di stabilità come ho fatto io.

Con lei, e gli altri Comuni "spendaccioni", si è arrabbiato anche il presidente Simoni. Ha detto che vi metterà tutti sotto controllo.
Sono felicissimo. Anzi, voglio proprio che mi controllino. Ma scusi, guardi che i nostri bilanci sono tutti certificati dai revisori e la Provincia li ha sempre controllati. Com'è che all'improvviso siamo ridotti in queste condizioni?

Allora non crede nella ricostruzione fatta da Trento?
Io credo alla mia perché è tutta perfettamente nei parametri che ci sono stati dati. Se c'è qualcosa che non va mi facciano vedere dove e come. E questo, mi pare di capire, non è solo un mio problema. Ma quali parametri hanno preso?













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