Smith, salvi 12 posti grazie ai sacrifici di tutti i lavoratori

Scurelle, accordo tra i sindacati e la multinazionale: evitati i 30 esuberi con il part time e la rinuncia alle maggiorazioni


di Marika Caumo


SCURELLE. Smith International, in 18 a casa da metà maggio. Salvati 12 posti di lavoro ma per chi resta part-time e riduzione delle maggiorazioni per un anno e nessun altro margine di trattativa.

E' una sorta di aut-aut quello di ieri mattina dalle sale di Confindustria dove i rappresentanti della multinazionale texana che a Scurelle produce punte di diamante per i sistemi di trivellazione petrolifera, alle prese con una nuova crisi di mercato dopo quella del 2009, hanno incontrato le organizzazioni sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil ed i rappresentanti Rsu. Una trattativa lunga, cominciata oltre un mese fa, quando la proprietà aveva aperto la procedura di mobilità per 30 lavoratori, di cui 20 del reparto produzione e 10 dei servizi (a cui fanno riferimento amministrazione, logistica, laboratori, magazzino). Poi incontri, manifestazioni in Provincia, l'intervento dell'assessore Alessandro Olivi. E la proposta dei sindacati condivisa all'unanimità dai 79 lavoratori, da 3 anni in contratto di solidarietà, di ridursi orario e stipendio pur di salvare tutti i posti di lavoro, con la direzione che prima dice no e poi apre al part-time volontario ma conferma 21 esuberi, ridotti poi a 19 fino ai 18 di ieri: 9 della produzione e 9 dei servizi. Numeri non più trattabili. Per 18 di loro dunque la scadenza del contratto di solidarietà, venerdì 17 maggio, coinciderà con l'ultimo giorno di lavoro. Ma anche 12 posti salvati. «Non dall'azienda bensì con i sacrifici dei dipendenti», dicono le maestranze.

Già perché l'accordo prevede in via sperimentale per 12 mesi una riduzione del 25% dell'orario di lavoro da parte dei lavoratori della produzione, passando dalle 40 alle 30 ore settimanali. Inoltre nel reparto presse sarà ridotta del 45% la maggiorazione notturna mentre quella del sabato sarà azzerata. «Praticamente l'azienda ci ha offerto col nostro stipendio di provare a salvare 12 persone. Se nel corso di questo anno aumenteranno le commesse e si potrà tornare tutti a lavorare full time bene, altrimenti quei 30 esuberi annunciati saranno effettivi, con altre 12 persone licenziate» commentano dall'Rsu. «Le condizioni poste dall'azienda sono dolorose ed abbiamo cercato di limare in ogni modo gli esuberi - spiega Roberto Grasselli della Fiom Cgil - Mantenere attivo il sito produttivo è fondamentale per la Valsugana. Per garantire redditività ed efficienza crediamo però che la forza lavoro non possa scendere sotto le 60 unità». Venerdì 10 è già stata fissata l'assemblea dei lavoratori per decidere se chiudere l'accordo con l'azienda sulla procedura di mobilità e gli incentivi all'esodo. Il 15 maggio, infine, è previsto un nuovo vertice tra Smith e sindacati per la formalizzazione della procedura di mobilità.













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