Simone stacca il biglietto per Londra
Con i 25 mila euro della borsa Dematté vola alla London School: «Non potevo permettermela»
TRENTO. La borsa di studio intitolata alla memoria del professor Claudio Dematté, giunta alla settima edizione, è stata assegnata quest’anno a un laureando della Facoltà di Sociologia, Simone Marino, che ha convinto la commissione con il suo progetto “The mechanisms of social exclusion in times of economic shock”. La borsa, di 25 mila euro, gli permetterà di frequentare un master of science presso una delle più importanti istituzioni accademiche del mondo, la London School of Economics, dove potrà approfondire lo studio sulle correlazioni tra modelli di welfare, condizioni di ineguaglianza e rischio di esclusione sociale. Come da tradizione, la borsa sarà consegnata in un momento pubblico di approfondimento delle tematiche oggetto del progetto vincitore, in programma il prossimo 20 ottobre nella sede della Banca di Trento e Bolzano, in via Mantova a Trento.
Simone, dalla Sicilia al Trentino e ora Londra. «Mi sono trasferito a Trento quando mi sono iscritto al primo anno di Sociologia e ora sto per terminare la magistrale in Sociologia e ricerca sociale. Venire qui è stato un passaggio chiave della mia vita, sia a livello personale che formativo, ed ora la prospettiva di andare a Londra è un altro punto di svolta importante». Riponi grandi aspettative in questo anno di master? «Certamente, è l'opportunità della mia vita. Vincere la borsa di studio è stato fondamentale perché altrimenti non avrei avuto la possibilità di andare alla London School of Economics, la mia famiglia non avrebbe potuto permettersi di mantenermi. E pensare che, secondo il grafico rappresentante la probabilità di concludere gli studi universitari in base a variabili socio-demografiche mostrato dal professore durante la prima lezione all'università, io con le mie origini avrei dovuto fare ritorno a casa già dopo il primo anno e mezzo di università. Questa opportunità è anche una sorta di rivalsa sociale». Una bella soddisfazione quindi. «Sì, anche perché il bando per la borsa di studio Demattè è altamente selettivo e anche se il numero di partecipanti non è elevatissimo la qualità dei progetti presentati è altamente competitiva. Quando sono arrivato alla fase finale della selezione, quella del colloquio con la commissione, insieme a me c'erano altri due ragazzi e mi sono reso conto parlando con loro che avevano grandi possibilità di vincere. Questo mi ha dato ancora di più la carica, ed è andata bene». Che progetti hai per il futuro? «Il 26 settembre mi laureo, poi a ottobre inizierò il master a Londra. Dopo mi piacerebbe proseguire con un dottorato di ricerca, ma non so ancora dove. Valuterò dopo il master se restare alla London School of Economics oppure se i contatti che spero di crearmi lì mi permetteranno di andare in qualche altra università prestigiosa».