Servizi associati, un’altra fumata nera

Giudicarie, i sindaci scrivono una lettera alla Provincia per rinviare la decisione. L’approvazione nell’incontro fissato lunedì


di Ettore Zini


TIONE. Gestioni indigeste. Anche se il presidente della Conferenza dei sindaci delle Giudicarie si affanna a dichiarare il contrario, è ormai assodato il tentativo dei sindaci di far slittare le Gestioni associate a dopo le elezioni di ottobre. Nella riunione di mercoledì sera, la prima dopo la pausa estiva, era pronta una lettera da inviare alla Provincia per chiedere ancora una proroga. Ma anche l’invio della lettera è stato prorogato a lunedì prossimo, quando i 39 primi cittadini della Valle si troveranno nuovamente per una seconda sessione, dov’è all’ordine del giorno il Parco Fluviale del Sarca (accordo di programma e destinazione dei fondi) e il Piano Territoriale della Comunità (condivisione del percorso).

Una proroga della richiesta di proroga, dunque. L’ennesimo tentativo di dilatare i termini, di una razionalizzazione di spesa della pubblica amministrazione dei comuni che, in Giudicarie, prometteva risparmi per un milione di euro all’anno. Davvero invisa a tutte le amministrazioni locali, se la sua introduzione è oggetto di continui rinvii. «Non è assolutamente vero che puntiamo a far slittare i termini a dopo il confronto elettorale», dice il presidente Bonenti, all’uscita dall’assemblea dove erano presenti solo 25 primi cittadini. Ma la melina messa in atto non si spiega diversamente. E’ dal gennaio del 2012 che sindaci e commissioni stanno lavorando al progetto di accorpamento dei servizi. Contratti, appalti e servizio di informatica, secondo la Provincia (legge Gilmozzi), dovrebbero avere una regia comune per risparmi ed efficienza nei servizi, soprattutto per i comuni piccoli, i più in difficoltà ad avere apparati autonomi. Da quella data però è stato un susseguirsi di rinvii e di rifiuti dei “diktat” della Provincia. All’inizio del 2013 era stato presentato un “crono-programma”: cinque date a cui ci si sarebbe dovuti attenere per arrivare pronti alla data di entrata in vigore delle “gestioni”, fissata per il 1° luglio. C’erano: l’approvazione dello schema di convenzione per gli appalti, l’avvio della concertazione sindacale per il personale, e la convalida delle convenzioni da parte della Comunità. Tutto ancora in alto mare. Oggi, sul tavolo dell’assemblea c’è l’ennesima richiesta di rinvio: una lettera che chiede alla Provincia un allungamento dei termini. «In riferimento di quanto precedentemente comunicato, prima di dar conto dello stato di attuazione dei progetti, si rimarca la necessità di analizzare approfonditamente ogni nuova proposta sul come gestire in futuro i vari servizi in capo ai Comuni. La Conferenza dei sindaci delle Giudicarie, pur ribadendo l’intenzione di voler collaborare per il raggiungimento degli obiettivi della normativa, riconferma la propria richiesta di rinvio al fine di poter produrre una proposta rispondente sia ai dettami legislativi sia ai bisogni dei propri abitanti». Questo il testo della bozza, preso in esame dai sindaci. Ma il cui invio - destinazione Trento, assessorato di Gilmozzi - sarà oggetto di ulteriori approfondimenti lunedì prossimo .













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