trento

«Santa Maria ormai è terra di nessuno»

Lo sfogo dei catanesi Giampaolo Pesce e Federica Marletta dopo i danni subiti dalla loro tabaccheria durante la notte


di Paolo Tagliente


TRENTO. A Trento sono arrivati tre anni fa, convinti di aver trovato la città ideale dove vivere e lavorare. E per un po’ è stato davvero così. Da qualche tempo, però, Trento ha perso il primato italiano di città più vivibile e Giampaolo Pesce e la moglie Federica Marletta, giovanissima coppia catanese, sanno il perché. Da tre anni, infatti, gestiscono l’edicola che si affaccia su via delle Orfane, proprio dietro la piazza e la chiesa di Santa Maria Maggiore, e ogni giorno si scontrano con una realtà che di tranquillo non ha più nulla. Ieri mattina all’alba, quando Giampaolo è arrivato per aprire la tabaccheria ha scoperto che qualcuno aveva mandato in frantumi il vetro della porta d’entrata. Non si era trattato di un furto, anche perché l’attività è ben protetta da una robusta saracinesca, ma piuttosto di uno stupido gesto di vandalismo.

L’ultimo e costoso segnale di quanto la zona - che nei giorni scorsi è stata teatro di guerriglia urbana con assalto a due volanti della polizia da parte di un gruppo di extracomunitari - sia cambiata e sia tutt’altro che tranquilla. «Qui, di notte – spiegano Giampaolo e Federica – succede di tutto. La nuova piazza, che avrebbe dovuto diventare un salotto, si trasforma in una sorta di bivacco per gruppi di ragazzi stranieri che, di fatto, se ne impadroniscono. Spacciano, bevono, si ubriacano, importunano i passanti e le ragazze, urlano e si lasciano andare a vandalismi di ogni genere. E trasformano la piazza e le vie vicine in un gabinetto a cielo aperto. Lo vedo io – spiega Giampaolo – quando, all’alba, vengo ad aprire l’attività: sporcizia ed escrementi ovunque, anche sulla chiesa. Poi passano i mezzi del Comune che puliscono tutto e la stragrande parte della gente non si accorge di nulla, ma il problema esiste».

Proprio nel centro storico, insomma, c’è un pezzo di città che è terra di nessuno. «La Polizia è tornata negli ultimi giorni – ammette la coppia – ma appena gli agenti se ne vanno, la situazione torna quella di prima». Quale soluzione, quindi? «Occorre che le autorità intervengano con decisione – concludono – altrimenti questa zona di Trento rischia di diventare una sorta di ghetto, dove né i trentini né i turisti oseranno più passare. Sta già accadendo, a dire il vero, ma siamo ancora in tempo per recuperarla».













Scuola & Ricerca

In primo piano