Sanità, a Trento e Bolzano le spese più elevate
Quotidiano sanità: «Assistenza di qualità, ma costosa rispetto alle altre Regioni». L’azienda trentina: «Spendiamo per gli anziani e per il personale»
TRENTO. L’allarme l’ha lanciato “Quotidiano Sanità” sostenendo che il Trentino Alto Adige - dal 1990 al 2013 - avrebbe speso per la sanità 9 miliardi in più rispetto all’indice stabilito da sei Regioni considerate virtuose per il controllo dei costi e la qualità, cioè Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Toscana, Umbria e Veneto. Un dato regionale (che non rende in realtà giustizia alle differenze tra le due province autonoma che in tema di sanità sono del tutto indipendenti) e che non cambia nel corso degli anni, tanto che per il 2013 (ultimo anno preso in considerazione dallo studio) la sovraspesa sarebbe di quasi 515 milioni di euro. Un po’ meglio (con una sovraspesa di 410 milioni all’anno, sempre nel 2013) se invece delle sei Regioni considerate virtuose si prende in considerazione la media nazionale.
La conclusione? «Siamo di fronte a due province ad alto reddito pro capite e alta qualità delle prestazioni sanitarie, ma che spendono più risorse di quanto giustificabile in base al benchmark» dice Nicola Salerno, autore dello studio, basato su dati Istat e della Ragioneria dello Stato. Bravi quindi, ma “spendaccioni”. «La qualità dei servizi va mantenuta ma al Trentino Alto Adige si può chiedere di dare il buon esempio, soprattutto rispetto a quelle Regioni dove sacche di inefficienza si accompagnano a deficit anche sul fronte della qualità Se arriva l’esempio da parte delle amministrazioni migliori (sarà più facile chiedere e ottenere progressi nelle realtà regionali più problematiche».
Peccato che l’azienda sanitaria di Trento - sulla stessa linea di quella di Bolzano - non sia d’accordo con i dati: «Mi sembrano differenze esagerate - spiega il direttore generale Luciano Flor - dovute probabilmente a una comparazione che non tiene conto delle differenze nella gestione della sanità. In Trentino - ad esempio - la spesa per l’assistenza socio sanitaria agli anziani rientra nel miliardo di spesa totale annua della sanità, con circa 130 milioni».
Flor invita a prendere in considerazione un altro dato: «In Trentino la spesa pro capite per la sanità è di circa 2 mila euro. Se dividiamo il fondo sanitario nazionale (che è di circa 110 miliardi) per gli abitanti a cui fa riferimento otteniamo un dato molto simile a quello Trentino. Certo ci sono Regioni che spendono anche meno, ma noi sappiamo bene dove finiscono le nostre risorse: spendiamo di più per il personale (perché abbiamo stipendi più alti), spendiamo di più per l’assistenza agli anziani e spendiamo di più per alcuni livelli di assistenza, come ad esempio l’odontoiatria. Abbiamo invece - assieme a Bolzano - una spesa inferiore ad altre realtà per i farmaci».
L’ultima riflessione che invita a fare Flor confrontando le spese delle Regioni è dedicata alla salute dei bilanci: «Il nostro è sano e paghiamo regolarmente i fornitori, mentre metà degli italiani vivono in Regioni dove la sanità è commissariata a causa del deficit». ©RIPRODUZIONE RISERVATA