Rovereto: in corriera per comprare droga

Traffico di hashish e cocaina: i carabinieri arrestano 3 giovanissimi, 14 i denunciati



ROVERETO. Come fare ad evitare i posti di blocco quando, nello zaino, si hanno poco più di due etti di hashish? Semplice: basta prendere i mezzi pubblici. Questo è quello che ha pensato Frederico Lazzarotto 23enne di Arco quando, a Rovereto, è salito sulla corriera di linea per tornare a casa. Peccato che pochi sedili dietro ci fossero i carabinieri che, nella Busa, lo hanno fermato e arrestato. Ma non è stato il solo. In cella, nell'ambito dell'operazione «Tyron», sono finiti anche Alban Perdeda e Davide Minelli, roveretani. Le indagini, durate due mesi e condotte dal nucleo operativo e radiomobile su coordinamento della Procura di Rovereto, si collegano all'operazione «Axel», conclusa nel dicembre scorso. Grazie a 4.500 intercettazioni telefoniche e numerosi appostamenti, i militari hanno individuato un'attività di spaccio molto frequente effettuata sia in centro a Rovereto che a Lizzana e Lizzanella, preferendo, in questo caso, i parchi pubblici. In base a quanto ricostruito dai carabinieri - e spiegato ieri in conferenza stampa dal tenente Paolo Tiadina - gli arrestati avrebbero preso il posto degli spacciatori fermati a dicembre. Dimostrando quindi un grande intuito imprenditoriale e riuscendo a «conquistare» la fiducia dei clienti che si erano trovati senza fornitori. Insomma si era verificato un «vuoto» nell'ambito dello spaccio roveretano e loro avrebbero approfittato immediatamente facendo girare vari tipi di stupefacente per un valore complessivo che ammonta a circa 30 mila euro. Oltre a Lazzarotto, sono finiti in carcere Davide Milelli (che era ai domiciliari in conseguenza dell'operazione Axel, domiciliari che ha evidentemente violato anche aprendo la porta di casa a chi parente non era) e Alban Perdeda, quest'ultimo arrestato in base ad un'ordinanza di custodia cautelare. I contatti con i clienti avvenivano tramite sms e gli incontri erano fissati o in centro a Rovereto o nel parco di Lizzanella. Spacciavano specialmente marijuana e hashish anche se nel corso di una delle nove perquisizioni sono stati trovati anche 11 grammi di cocaina. 4.500 sono le conversazioni intercettate e per non dare troppo nell'occhio gli spacciatori si muovevano preferibilmente a piedi o, come detto, utilizzavano i mezzi pubblici. Inoltre come copertura usavano anche un cane. Si tratta, in particolare, di un pitbull di nome Tyron (che ha ispirato anche la denominazione dell'operazione stessa) che sarebbe stato utilizzato da Perdeda pure come vettore dello stupefacente. Pare infatti che uno dei nascondigli dell'hashish fosse sotto il suo collare. Giovanissimi gli arrestati (Lazzarotto con i suoi 23 anni è il più vecchio: Perdeda ne ha 20 e Minelli 19) e giovani anche i loro clienti: 86 i segnalati per consumo e invece 14 i denunciati fra i quali due minorenni. Il tutto per 220 cessioni di stupefacente che sono state accertate nel corso dell'indagine. Verifiche sono ancora in corso.

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