Psicosi M49: «Preso, anzi no» E l’orso è sempre più confidente 

Il plantigrado ribelle. Il governatore Fugatti:« Ha tentato di entrare in malghe e caseifici 16 volte. Va fermato subito» Le trappole per catturarlo sono tre, ma per dissuaderlo si è provato di tutto, dai cani ai dardi esplodenti. Ora è tardi 



Trento. Psicosi M49. Già, l’orso ribelle, per il quale è stato firmato un ordine di cattura da parte del governatore Maurizio Fugatti, ieri è stato al centro di voci incontrollate che, dal mattino alla sera, lo volevano: a) già prigioniero al Casteller, b): libero tra le Giudicarie e la Rendena, come lo abbiamo in effetti lasciato, e c) abbattuto e fatto sparire da non si sa chi. Ad alimentare il clima di tensione ci hanno pensato le rivendicazioni animaliste, qualche sito web e (persino) il ministro dell’ambiente Sergio Costa con un intervento che pareva commentare una cattura già avvenuta e non semplicemente ordinata. A mettere il “carico” alla situazione anche una conferenza stampa della giunta provinciale che per alcuni poteva coincidere con il fatto che M49 fosse finito in trappola.

Pastura con frutta e siero

Ma riavvolgiamo il nastro per dire che il presidente Fugatti, a parte le primarie questioni di sicurezza per persone e animali, non ha fatto mistero di come per questa faccenda ci sia «in ballo l’immagine del Trentino». La tensione non manca, un paio di sfortunate catture di orsi negli anni passati hanno sollevato polemiche e proteste non del tutto sopite. E non per nulla, come non è successo per altre decisioni più importanti, ieri gli ingressi della Provincia erano controllati dalle forze dell’ordine. Ci sono tre trappole tubo piazzate tra Valdaore e Spiazzo e sono monitorate di continuo: tutto attorno i forestali hanno pasturato il terreno con frutta e siero di latte, cibi di cui M49 si è dimostrato molto ghiotto. Quell’orso maschio di tre anni ha dimostrato di non avere paura di niente e di nessuno, una caratteristica (quella sfrontatezza) che non è normale nei predatori e che non condivide per fortuna con nessuno degli altri 60/70 plantigradi che vivono nelle valli trentine. Un orso incline ad avvicinarsi alle strutture produttive e alle case private, autore di 16 tentativi di intrusione in immobili da marzo 2019 a ieri, di cui 6 in abitazioni. In una scala da 1 a 18 M49 è già da tempo al posto numero 17 della problematicità. L’ultimo scalino, il diciottesimo, quello che Fugatti non vuole, e teme raggiunga l’orso, è l’aggressione fisica ad una persona. Per capirci la misura dell’abbattimento/cattura è contemplata dal piano Pacobace, quello che regola la gestione dei plantigradi, sin dal livello 14 della scala.

Le strutture della Provincia ieri hanno portato una mole impressionante di dati su M49. Il radiocollare racconta di un orso che diventa, giorno dopo giorno, più confidente che cerca di forzare (e in diverse occasioni ci è riuscito) porte e finestre di malghe e caseifici.

Maggio pausa in amore

Da quando si è svegliato dal letargo l’animale è spartito dal radar della ribellione solo per alcune settimane di maggio, nel periodo degli amori durante il quale si è distratto. Hanno provato a dissuaderlo con i cani, con proiettili di gomme, persino con un dardo esplodente. Nulla: M49 ha iniziato luglio più spavaldo che mai. Ecco il ministro Costa: «La cattura dell'orso è stata una scelta del presidente Fugatti, io non concordo però lui giustamente nella sua autonomia ha preso questa decisione, io in parallelo ho chiesto un parere ufficiale al Consiglio di Stato. Lasciando da parte le carte ho chiesto al presidente Fugatti di farsi assistere da Ispra per quanto riguarda la tutela dell'animale». Al termine dell’incontro in Provincia un giornalista ci strizzava l’occhio: «M49 lo hanno già preso e lo tengono nascosto». Se non è psicosi da orso, allora cos’è ? G.T.













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