Primarie: chi vorreste per il dopo-Dellai?

Sbandierate dai partiti, le primarie per ora sono rimaste «congelate». Le facciamo noi: scriveteci i vostri candidati alla carica di governatore


di Chiara Bert


TRENTO. Vedremo mai anche in Trentino una sfida alla Renzi-Bersani per scegliere il successore di Lorenzo Dellai alla guida della Provincia?

Le primarie, sperimentate per la prima volta in Italia nel 2005 per scegliere il candidato premier del centrosinistra, sono da mesi uno dei fronti aperti della politica nazionale e locale. “Facciamo scegliere ai cittadini i candidati alle cariche pubbliche” è diventato uno slogan ricorrente dei partiti alle prese con una profonda crisi di consensi e di legittimazione. Primarie è diventata una delle parole d’ordine del Pd, che le primarie le ha messe nel proprio Statuto e sta provando - con molta fatica e polemiche interne - ad organizzarle, ma fino a qualche mese fa anche del Pdl di Angelino Alfano che prima del (possibile) grande rientro di Berlusconi aveva promesso una nuova stagione per scegliere i candidati.

Primarie congelate. In Trentino, dove il 2013 sarà un anno doppiamente elettorale (a primavera si voterà per il parlamento, in autunno per la guida della Provincia), per ora le primarie tengono banco dentro il centrosinistra e in primis dentro il Partito democratico, che per statuto le ha previste per scegliere il candidato presidente della Provincia del centrosinistra e i candidati al parlamento, e vorrebbe proporle ai propri alleati (che nicchiano). Ma sul punto nel partito le posizioni sono variegate: tra i grandi sostenitori ci sono il segretario Michele Nicoletti e il capogruppo provinciale Luca Zeni, secondo i quali è giusto rispettare le regole che il partito si è dato e mobilitare gli elettori del centrosinistra nella scelta sul dopo-Dellai.

Ma c’è anche chi (come il presidente del consiglio provinciale Bruno Dorigatti e il sindaco di Trento Alessandro Andreatta) frena. Il timore di molti è che le primarie finiscano per danneggiare lo stesso Pd, dove il parterre dei candidati alla presidenza è affollato: oltre al vicepresidente in carica Alberto Pacher, sul tappeto ci sono i nomi dell’assessore all’industria Alessandro Olivi e dello stesso Luca Zeni.

Come ogni strumento di democrazia partecipativa, le primarie possono risultare pericolose da maneggiare. E così pur sbandierate a più riprese, fino a oggi sono rimaste «congelate».

Ecco perché il «Trentino» ha deciso di promuovere una sorta di «primarie» interpellando i propri lettori. A loro chiediamo di indicare i nomi che ritengono più validi per il ruolo di presidente della Provincia.

Si tratta - è il caso di sottolinearlo - di un’iniziativa giornalistica, che come tale non ha la presunzione di sostituirsi agli strumenti della democrazia partecipativa, ma che vuole essere uno stimolo al dibattito politico dei prossimi mesi e - speriamo - un’occasione per segnalare ai partiti personalità che non hanno fin qui considerato o che hanno sottostimato.

Come funziona. Queste le regole: ci sono 15 giorni di tempo. Si potrà votare in 4 modi: con una mail dedicata (primarie@giornaletrentino.it), sul nostro sito web (www.giornaletrentino.it, lasciando un commento Facebook in fondo all'articolo giornaliero che parla delle primarie), sul nostro profilo Facebook e con il tagliando che troverete pubblicato ogni giorno sul giornale. Si possono indicare fino a 3 nomi: non solo di politici già presenti in consiglio provinciale, ma anche amministratori locali e esponenti della società civile. Si potrà naturalmente «votare» il governatore uscente Dellai, pur sapendo che la legge gli impedisce di ricandidarsi per un quarto mandato e che lui stesso ha escluso di andare a modificarla.

Tra 15 giorni raggrupperemo le vostre indicazioni di voto per schieramento politico: centrosinistra, centrodestra e gli altri candidati che non sono assimilabili agli attuali schieramenti.

A quel punto scatterà la seconda fase del nostro sondaggio: i nomi che avranno superato una soglia di rappresentatività (che varierà a seconda del numero totale di voti espressi) saranno messi in ballottaggio e ai lettori chiederemo di esprimersi solo su quelli. A quel punto decreteremo i vincitori delle «nostre» primarie per area di riferimento.

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