Polizia locale, Levico resta nel consorzio
Il consiglio comunale proroga la convenzione fino a tutto il 2015: scelte diverse rimandate a dopo le elezioni di maggio
LEVICO TERME. Chi vigila sui vigili? E’ questo l’interrogativo sollevato nel consiglio comunale a Levico Terme nel quale è stato affrontata la spinosa questione della proroga fino al 31 dicembre 2015 della convenzione per la gestione associata del servizio di polizia locale.
La questione non è di poco conto per la comunità di Levico Terme in quanto comporta un notevole esborso in termini monetari, cosa che di questi tempi incerti pesa non poco sul bilancio comunale. Attualmente in seno alla polizia locale è stato nominato un comandante ad interim destinato a decadere a fine 2015, cui è stato affiancato part-time il vice segretario comunale di Pergine per lo svolgimento dell’attività, tuttavia la cosa ha suscitato qualche dubbio in consiglio durante la quale è stato chiesto come venga monitorata da parte degli altri Comuni una simile attività del vicesegretario che comunque Pergine, va ricordato, fa pagare.
Quella discussa giovedì era la seconda proroga alla convenzione, dato che una prima proroga era già stata concessa dopo la scadenza del 28 febbraio 2013, data alla quale non era stato confermato l’incarico all’allora comandante Savio Gonzo. Questo secondo rinvio è oggi frutto di una serie di considerazioni sia di ordine economico che politico. Innanzitutto non c’è certezza sul fatto che la comunità si sorbisca o meno in futuro il servizio dei vigili, assumendosene ovviamente anche tutte le spese relative. In merito da parte della Provincia tutto tace, e d’altra parte il futuro delle Comunità di valle non è certo dei più rosei in questo momento. Inoltre nel 2015 vi sarà il rinnovo di tutti i consigli comunali ad esclusione proprio di quello di Levico, ed è stato quindi ritenuto opportuno che una decisione in merito, ossia se continuare o no con un servizio costoso e non sempre soddisfacente per Levico spetti a chi prenderà in mano le redini del Comune dopo le elezioni del prossimo maggio. A questo, come detto, si affiancano le considerazioni di ordine economico. Se Levico si staccasse ora dovrebbe riprendersi 8 vigili con un servizio da riorganizzare, un comandante da nominare e mezzi che, almeno per ora, non è possibile comprare per via dei vincoli di legge. Senza contare che la legge provinciale prevede finanziamenti solo per i servizi associati, e quindi Levico perderebbe anche i 176.000 euro che la Provincia gli dà ogni anno. Insomma, non una bella situazione che l’assessore Vettorazzi, sempre molto chiaro nelle sue esposizioni, ha ben riassunto sottolineando da un lato che questa amministrazione si è trovata a subire una scelta fatta da altri, cui egli peraltro aveva votato contro sin dall’inizio, e dall’altro che si spera che il protocollo d’intesa con la Comunità venga finalmente finanziato, con quest’ultima che si prenderebbe i vigili.
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