Pattini: «In Comune finito un ciclo Noi verso il voto con le mani libere»
Trento. Assestamento di bilancio, due giorni dopo l’ok del consiglio comunale. Si presentano in conferenza stampa i capigruppo della maggioranza quasi al completo: ci sono Paolo Serra del Pd, Alberto...
Trento. Assestamento di bilancio, due giorni dopo l’ok del consiglio comunale. Si presentano in conferenza stampa i capigruppo della maggioranza quasi al completo: ci sono Paolo Serra del Pd, Alberto Pattini del Patt, Alberto Salizzoni di Futura, Renato Tomasi di Cantiere civico democratico. Assente giustificato Marco Ianes dei Verdi, che è in ferie. Lo scopo, neanche tanto velato, è rassicurare tutti: «La maggioranza tiene, alla faccia dei gufi del centrodestra». Ma par quasi un sospiro di sollievo. E infatti guardi Pattini e capisci che insomma, non è del tutto così. Non in previsione futura.
La questione non riguarda, come vedremo, solo i mal di pancia di alcuni autonomisti – l’assessore Stanchina in testa – in seguito allo stralcio del progetto di mercato al coperto in Santa Maria. Il problema dei problemi, che l’attuale coalizione comunale dovrà affrontare nei prossimi mesi in vista delle elezioni di maggio 2020, è tutto e solo politico.
Certo, sul piatto ci sono alcune pietanze molto ricche: l’ultimo scorcio di consiliatura vedrà il passaggio in aula della variante al Prg e del Piano guida per la Destra Adige (zona di Piedicastello). Ma non è su questo – non solo, per lo meno - che la maggioranza si giocherà le chances per rimanere al governo. L’ago della bilancia sarà quel Patt che, il giorno dopo la vittoria provinciale del centro destra a trazione leghista, già aveva intonato il “de profundis” della coalizione comunale. Pattini è perentorio: «E’ finito un ciclo, non c’è dubbio». Provocatoriamente aveva buttato lì nei mesi scorsi la proposta di intitolare perfino una via, come si fa coi defunti illustri, a quel cantiere politico trentino che aveva messo insieme sinistra e autonomismo. «Il congresso del nostro partito, lo scorso 24 marzo, lo ha sancito chiaramente: siamo fuori dai blocchi». Il che significa: dialogo aperto anche con la Lega. «Certo, con tutti» conferma il capogruppo del Patt. «Senza pregiudiziali, nemmeno su temi come l’immigrazione».
E’ toccato agli altri capigruppo fare da “pompieri”, rimarcando il cammino positivo compiuto fin qui. Ma lo stesso Salizzoni ammonisce: «Dobbiamo accettare il fatto che, a traghettarci verso eventuali altri cinque anni di governo, sia un percorso fortemente programmatico». Di politica non se ne parla. «Sono cambiati i tempi, ora ci si deve confrontare su singoli punti, trovare alleanze strada facendo» ammettono un po’ tutti.
Malgrado i sorrisi e le rassicurazioni, questo assestamento di bilancio qualche ferita l’ha lasciata. La più evidente è la cancellazione dell’ipotesi di sistemare un mercato al coperto nei locali dell’ex Unicredit che si affacciano su Santa Maria. L’assessore Stanchina, che sul progetto ci aveva messo la faccia, ha reagito male, dicendosi «molto deluso». Pattini smorza un po’ i toni, ma sostiene il suo assessore. Salizzoni spiega che «la delusione è di tutta la giunta, c’è molta attesa da parte della città sul futuro di quell’area». Progetto solo accantonato o cancellato? «Probabilmente se ne occuperà il nuovo esecutivo» è la risposta generale. A un passo dal cestino, insomma. D. F.