Parcheggi, i vigili non si fermano più
Controlli serrati anche fra ex Sit e San Pio X. Multe, tesoretto da 2,4 milioni
TRENTO. Un'ora di controllo a tappeto e 20 multe. Verifiche serrate anche ieri in piazzale Sanseverino contro gli abusivi del disco orario. Ma non solo. Nel mirino degli agenti della polizia locale anche gli stalli «a scadenza» dell'ex Sit (che ieri a mezzogiorno erano stranamente deserti) come quelli di via San Pio X, corso Tre Novembre e via Perini.
Dunque per chi usava gli stalli a disco come se fossero liberi, è finita. A far rispettare gli orari ci sono i vigili urbani e la differenza già è chiara. Solo fra lunedì e ieri sono decine e decine le multe da 39 euro che sono state accuratamente sistemate sotto i tergicristalli. E anche zone che erano considerate «franche» non lo saranno più. C'è chi si dispera per la linea dura ma c'è anche chi gioisce come la signora che è riuscita a trovare parcheggio in Sanseverino alle 15. «Solitamente a quest'ora - spiega - nemmeno provo perché è tutto occupatissimo».
Dunque l'effetto multa ha cambiato le cose con una rotazione sugli spazi bianchi a tempo. E ora come ora c'è anche un po' di paura di prendere la multa e quindi gli automobilisti si scoprono più attenti. Arrivando a chiedere conferma più volte agli agenti sul fatto che in Sanseverino - a differenza che negli altri parcheggi - dalle 17.30 il disco orario non detta più legge.
Le multe che arriveranno da questa sferzata sul versante del disco orario serviranno certamente a rimpinguare le casse del Comune per il quale le sanzioni sono un'entrata certa. Trento, alla fine del 2011 conta di aver incassato 2 milioni 100 mila euro, il 15% in più dell'anno scorso. Conteggiando anche gli altri 8 Comuni della gestione associata, la cifra sfiora i 2,4 milioni. Non si tratta solo del pagamento delle multe che sono state fatte e che saranno fatte, ma una parte consistente riguarda le multe iscritte a ruolo nel 2009 e nel primo semestre del 2010.
Quando una sanzione non viene pagata entro i termini, dopo aver inviato al cittadino un avviso bonario, il Comune infatti incarica l'esattore di riscuotere l'importo: si dice così che le somme sono «iscritte a ruolo». Una parte di ruoli degli anni precedenti finisce dunque sempre nel bilancio dell'anno corrente, e così avverrà anche quest'anno. Agli altri Comuni che hanno insieme a Trento la gestione associata della polizia locale andranno 228 mila euro, e in particolare: 54 mila euro ad Aldeno, 12 mila a Cimone, 7.800 a Garniga Terme, 27 mila a Calavino, 54 mila a Cavedine, 24 mila a Lasino, 13 mila a Padergnone e 34 mila a Terlago.
Delle sanzioni non pagate, l'amministrazione riesce infatti ad incassare solo il 30%, nel restante 70% dei casi le multe resteranno non pagate. Quando l'esattore entra in azione per riscuotere le sanzioni non pagate, sa già che in 7 casi su 10 la sua caccia andrà a vuoto e si infrangerà di fronte a debitori irreperibili oppure nullatenenti. Insomma alla fine non tutte le sanzioni vengono regolarmente pagate.