Pagheranno l’Imu anche i contadini di alta montagna
TRENTO. I contadini dovranno pagare l’Imu. Ieri la commissione Bilancio della Camera ha approvato infatti un emendamento dei deputati della Svp Siegfried Brugger e Karl Zeller che prevede in...
TRENTO. I contadini dovranno pagare l’Imu. Ieri la commissione Bilancio della Camera ha approvato infatti un emendamento dei deputati della Svp Siegfried Brugger e Karl Zeller che prevede in sostanza l’autonomia impositiva per Trento e Bolzano limitatamente ai fabbricati rurali a uso strumentale. In sostanza: mentre Roma aveva deciso che tutti gli agricoltori di montagna sarebbero stati esentati dall’Imu, questo emendamento permette alle Province di decidere in autonomia cosa fare. Paradossalmente quindi Trento e Bolzano potrebbe essere più severe con i contadini di quanto non lo sia stata Roma. Ma non è ancora detto che finirà così: si potrebbe aprire ora il fronte di protesta sull’Irpef.
Per capire cosa sta succedendo conviene fare un passo indietro. Quando si scopre che l’intenzione del Parlamento (anche in base a un emendamento presentato dalla senatrice Thaler Ausserhofer, che a sua volta dice di avere agito in accordo con la Svp) è di esentare tutti i contadini di montagna dal pagamento dell’Imu, in Alto Adige scoppia una rivolta nelle altre categorie economiche, nei Comuni e nei sindacati. Perché i contadini no e tutti gli altri sì? Inizia allora una complessa trattativa, il cui esito finale è la legge approvata dal consiglio provinciale di Bolzano: esenzioni Imu per immobili strumentali (stalle, fienili, locali adibiti alla trasformazione dei prodotti alimentari) ma niente agevolazioni per cooperative, consorzi turistici e aziende agrituristiche. È questo il «compromesso altoatesino». A metterlo in discussione è appunto la volontà del Parlamento di esentare tutti i contadini di montagna, ma l’emendamento Brugger-Zeller di fatto ripristina la legge provinciale appena approvata. Ma non è detto che la partita si chiuda qui.
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