il raggiro

Offre un lavoro, ma in cambio vuole soldi: denunciato

Valle dei Laghi, nei guai un truffatore che puntava sulla crisi economica



TRENTO. C’è chi viene truffato perché ha voglia di intascare denaro «facile» e dà credito (e solitamente anche soldi) a chi promette grandi affari a rischio zero. C’è chi viene truffato perché cerca l’occasione e vuole portarsi a casa un telefonino da 700 euro pagandolo 250. E c’è chi viene gabbato perché è alla disperata ricerca di un lavoro. Una variante del grande mondo del «pacco, doppio pacco e contropaccotto» che è stata scoperta dai carabinieri della stazione di Lasino che hanno denunciato un uomo che agiva dal lontano, dal meridione, con la speranza di intascare soldi trentini. E sperava di farlo usando dei portali internet che sono le moderne bacheche virtuali consultate sia per trovare il mobile per finire di arredare il salotto e pure un posto di lavoro.

L’uomo, in base alla ricostruzione che è stata fatta dai carabinieri, avrebbe pubblicato un annuncio di ricerca collaboratori. Per farlo si era messo alla ricerca del nome di un’impresa edile realmente esistente. E ha usato quello di una della valle di Cavedine. Senza che l’impresa, va sottolineato, ne sapesse nulla. E per questo è finito nei guai anche per sostituzione di persona. Dunque l’uomo pubblica l’annuncio spiegando che la sua ditta ha urgente bisogno di assumere muratori, idraulici, imbianchini, elettricisti, carpentieri, per dei cantieri edili su tutto il territorio nazionale, indicando anche un numero di telefono per avere ulteriori informazioni. Facile immaginare come sia stato visto quell’annuncio anche da tanti residenti della Valle dei Laghi, magari senza lavoro da tempo. Rappresentava la possibilità di ricominciare a lavorare, di avere nuovamente uno stipendio, di poter tornare a vivere con un po’ di tranquillità. Tutti sogni che si sono infranti - come alcuni hanno raccontato ai carabinieri dando così il via all’indagine - con la telefonata al numero indicato. Sì perché chi rispondeva spiegava che il lavoro c’era, ma il futuro dipendente dove anticipare 70 euro per una serie di incombenze burocratiche. E davanti alla richiesta anticipata di denaro c’è chi ha sentito odore di truffa. I carabinieri hanno verificato che la ditta interessata (che aveva ricevuto numerose telefonate di aspiranti muratori non capendo il perché di tutte quelle richieste di assunzione) non aveva nulla a che fare con l’annuncio. E dal numero di telefono sono risaliti all’uomo. Che è stato denunciato per tentata truffa e per sostituzione di persona. (r.fr.)













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